Tra Empoli e Lazio, una settimana difficile per il capitano, che ora può riscattarsi abbattendo un tabù personale

Tanta generosità, fisicità, ma contro la Lazio è mancato il suo apporto in fase offensiva. Duvan Zapata ha toccato pochi palloni e per questo non ha creato pericoli dalle parti di Provedel. Una partita insufficiente la sua, che non è servita a spazzare le nubi degli errori sotto porta costati l’eliminazione del Toro dalla Coppa Italia. Una settimana di appannamento quella del colombiano, arrivata dopo quattro giorni di elogi per il gol di Verona, che ha accresciuto lo strabiliante dato sui timbri di testa: attualmente il migliore in Europa nel 2024. Il Toro, forse, doveva imparare la lezione. Vanoli ha più volte ripetuto che non era il caso di esaltarsi, eccetto i tifosi, dell’avvio sprint in campionato, preannunciando alti e bassi. Non si è sbagliato. Lavori in corso per tutti, compreso Duvan.

Zapata: “Imparare dagli errori”

In una stagione in cui gli oneri e gli onori si sono di colpo ingigantiti, nel primo reale momento di difficoltà del cammino dei granata, Duvan ha dimostrato cosa significa indossare la fascia da capitano, dentro e fuori dal campo. E’ stato lui infatti a metterci la faccia, a spiegare i motivi nascosti di un crollo così vertiginoso, dalla vetta solitaria alle lampanti avvisaglie di fragilità, specie in costruzione e in fase di non possesso. Imperativo di un ‘Panteron’ meno selvaggio e più responsabilizzato, è che d’ora in avanti si cominci a concedere di meno e, soprattutto, “imparare dagli errori e non ritrovarci la prossima settimana a ripetere sempre le stesse cose”. Duvan ha poi invitato alla calma e a “capire gli errori e ripartire preparando bene la sfida di sabato prossimo contro l’Inter.

Lo scarso feeling coi nerazzurri

Quest’oggi, sul profilo Instagram di Zapata è apparsa una storia in cui viene immortalato di spalle, con il 91 in primo piano e le mani ai fianchi. Sullo sfondo la Curva Maratona, in sottofondo, invece, ‘Lil Demon’ del rapper americano Future. Non può essere un caso, nella settimana che conduce il capitano granata a fare i conti con il suo “demone”, vestito di nerazzurro. Zapata ha segnato 171 gol in carriera (di cui 3 in questo primo scorcio di stagione), ma soltanto uno all’Inter. Con nessun’altra squadra affrontata almeno 10 volte in carriera ha mostrato così tanta timidezza sotto porta. Tra l’altro, una rete totalmente inutile.

Zapata, orgoglio personale

Era il 28 maggio 2017, 2.683 giorni fa, quando l’Inter affrontava l’Udinese alla 38^ giornata, con i friulani già salvi. Di Zapata al 92′ la rete del definitivo 5-2 in favore dei nerazzurri: in scivolata, a correggere in rete un calcio d’angolo da sinistra. Da quel momento sempre a secco e una sola vittoria di squadra in un Atalanta-Inter dell’11 novembre 2018, in cui non aveva contribuito al 4-1 che aveva affossato il Biscione. Oltre che le motivazioni di squadra, anche quelle personali, in un San Siro che già gli ha portato bene alla prima di campionato.

Duvan Zapata
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ultimo aggiornamento: 01-10-2024