L’esterno kosovaro decisivo nella vittoria del Como: serve Douvikas per l’1-0 e accende la gara con un battibecco con Biraghi. Prestazione da leader, tra orgoglio e voglia di rivalsa
Tra i protagonisti della sfida tra Como e Torino, finita 1-0 per i padroni di casa, spicca senza dubbio Mergim Vojvoda. L’esterno, fino a gennaio giocatore granata, ha vissuto la gara da vero e proprio ex, mettendoci anima, gamba e anche un pizzico di veleno agonistico. E, a conti fatti, è stato decisivo: suo l’assist per il gol vittoria firmato da Douvikas, una pennellata precisa e puntuale che ha sorpreso la difesa del Toro e mandato in estasi il Sinigaglia.
Tra rimpianti e tensioni: l’assist che affonda il Toro
Vojvoda non ha mai nascosto il legame con la sua vecchia squadra, ma domenica ha fatto di tutto per farsi rimpiangere. Ha corso, spinto, combattuto su ogni pallone e trasmesso ai compagni tutta la voglia di vincere una gara che, per lui, contava più delle altre. A dimostrarlo anche il battibecco acceso con Cristiano Biraghi pochi istanti prima del corner che ha poi portato al gol – annullato – del Torino: un momento di tensione che racconta bene quanto l’esterno kosovaro sentisse il match.
Vojvoda, l’ex che lascia il segno
La prestazione di Vojvoda è stata carica di significato: non solo per l’assist che ha indirizzato la partita, ma per l’intensità emotiva e tecnica che ha messo in campo. Una risposta diretta a chi, in estate, aveva forse sottovalutato il suo valore all’interno della rosa granata. E un segnale a Vanoli, che dopo la sua partenza ha faticato a trovare continuità sulla corsia di destra. In una giornata povera di emozioni da parte del Torino, data la sconfitta, è stato proprio un ex a metterci lo zampino, ricordando a tutti che certi rapporti, anche quando si chiudono, sanno lasciare segni profondi. E magari anche qualche rimpianto.

Gran tronista, che non ha spostato nulla nella pagliaccese così come nessun’altro giocatore, DS, massaggiatore, lacche o addetto al Robaldo che sia passato per quelle lande desolate. Poi va in una realtà seria e il suo lo fa, com’è logico che sia….
Rispetto a walu e pedersen è un fenomeno ma il kaimano quando sente odor di euro venderebbe anche l’anima
La legge dell’ex