Il tecnico da terzino non era di certo abituato al gol. Uno pesante in finale Uefa, 2 soltanto al Torino: l’unica squadra bissata

Paolo Vanoli dal 2007 ha intrapreso la carriera da allenatore: dalle giovanili azzurre, passando per la collaborazione con Antonio Conte, fino alle due esperienze in sella alle panchine di Spartak Mosca e Venezia. Prima però il tecnico varesino, nel suo percorso da calciatore, è stato un terzino sinistro in grado di interpretare anche il ruolo di centrocampista di sinistra, da 135 gettoni in Serie A, 29 nelle coppe europee (tra Coppa Uefa e Champions League) più i 28 nella Premiership scozzese, in maglia Rangers, la prima delle due esperienze all’estero oltre a quella in Grecia all’Akratitos. In Italia ha indossato la maglia di Varese, Bellinzago e Corsico per poi approdare anche da calciatore a Venezia e proseguire la sua traiettoria con Verona, Parma (con cui ha vinto una Coppa Uefa), Fiorentina, Bologna e Vicenza.

Vanoli, il primo gol al Toro di Souness

Vanoli era un terzino che faceva della falcata e del senso di posizione le sue principali qualità. Di certo, specie in un calcio come quello a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, non un giocatore che si presentava spesso dalle parti dell’area avversaria. Un’indole difensiva che si riflette anche sulle statistiche legate alla reti messe a segno. In Serie A ha trovato la via del gol in 8 occasioni, ma prima di appiccicare il suo nome al tabellino dei marcatori in massima serie, si è fatto le ossa in quelle minori, eccetto una breve parentesi di A nella stagione ’97-’98 all’Hellas Verona. Con gli scaligeri è poi rimasto un’altra stagione, ma in Serie B. 27 presenze e 2 reti, di cui una siglata il 5 ottobre 1997 nella sfida che vedeva i suoi ospitare il Torino di Graeme Souness. Una giornata terribile per i granata, battuti con un sonoro 4-0. De Vitis e Giandebiagi in gol prima della rete del 70′: Colucci lancia Vanoli, controllo a seguire, prima di entrare in area e superare col mancino il portiere granata Fabrizio Casazza. Al 75′ chiude i giochi il futuro torinista Eugenio Corini.

Una rete su rigore nel 2002

Vanoli dopo il Verona passa al Parma, dove riesce a vincere anche una Coppa Uefa segnando in finale al Marsiglia, per poi fare tappa alla Fiorentina e infine firmare nel 2002 con il Bologna. Anche in quella stagione due reti per Vanoli e ancora Torino colpito, in una gara però dall’esito differente rispetto alla debacle del Bentegodi di 5 anni prima. La nebbia fitta a fare da cornice al match disputato al Delle Alpi il 6 novembre 2002, forse segno premonitore di una stagione conclusa con la retrocessione in Serie B. Il Torino di Renzo Ulivieri sblocca il match con Conticchio dopo 4 minuti, ma il Bologna alla mezz’ora inoltrata trova il pari. Il granata Sommese stende in area di rigore proprio Paolo Vanoli, accorso palla al piede, che si incarica anche delle battuta dagli undici metri. Il sinistro di Vanoli spiazza Bucci, che si butta alla sua sinistra col pallone dall’altra parte, terminato in rete. Il Toro alla fine vincerà quell’incontro 2-1 all’89’ con un gol di Paolo Castellini.

Vanoli, il bis solo al Toro

Due reti ,quelle appena raccontate di Vanoli al Torino, che fanno statistica. Il tecnico da calciatore non aveva mai segnato più di un gol contro le squadre con cui aveva avuto in precedenza il merito di fare centro. Oltre al gol con l’OM, ha colpito Roma, Fiorentina, Lazio, Bologna e ancora Parma, Ancona, Salernitana, Cesena, Modena, Genoa, Empoli. “Paganini non ripete”… tranne col Toro. Con tutte Vanoli si è fermato a uno, tranne contro i granata appunto. Il Toro è dunque la squadra a cui ha segnato più reti in carriera e in cui cercherà invece di lasciare il segno nella prossima mansione di allenatore.

Paolo Vanoli
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ultimo aggiornamento: 14-06-2024