Nel 4-3-3 pensato in estate, Valdifiori era il perfetto vertice basso del centrocampo: il 4-2-3-1 penalizza un giocatore che sembrava al centro del progetto

A Mirko Valdifiori il cambio di modulo sembra non aver conferito i benefici di cui sembra godere la squadra, la nuova mediana composta da 2 giocatori, richiede caratteristiche tecnico-tattiche differenti dalle qualità tipiche del regista ex Empoli. Acquistato in estate per andare ad occupare la casella davanti alla difesa, con il compito di coprire le linee di passaggio ed impostare la manovra con maestria, nel nuovo schieramento pensato da Mihajlovic è necessario saper riconquistare la palla anche con le cattive maniere, abbinando ai consueti compiti corsa e aggressività. Non è un caso che nella vittoriosa trasferta di Verona contro il Chievo, il tecnico serbo abbia schierato titolari Acquah e Baselli, facendo accomodare Valdifiori in panchina. Il vestito ideale studiato dall’allenatore ad inizio stagione, d’altronde, prevedeva l’utilizzo di due mezzale sorrette dalle qualità di un regista alla Valdifiori, inseguito a lungo in estate prima di riuscire a compiere l’affondo decisivo con il Napoli.

Un centrocampista in meno in favore di un giocatore in più sulla trequarti avversaria, aumenta il potenziale offensivo della squadra ma allo stesso costringe a rivedere le gerarchie, sconfessando almeno in parte il disegno tattico su cui era stato impostato il calciomercato estivo.Per Valdifiori, dunque, questo finale di stagione si prospetta in salita, anche se il numero 18 del Toro è dotato dell’esperienza e dell’acume tattico necessario per riuscire a ritagliarsi spazio anche nel nuovo centrocampo. Mihajlovic, tuttavia, non è solito andare troppo per il sottile: se le prestazione del Toro dovessero continuare a destare sensazioni positive, difficilmente tornerà sui propri passi per facilitare il rientro tra i titolari del metronomo granata. Anche la ricerca di potenziali rinforzi da cui attingere in sede di calciomercato, risentirebbe del cambiamento: più corsa e intensità saranno peculiarità indispensabili da ricercare nei centrocampisti del futuro. Qualità che Valdifiori dovrà dimostrare di possedere per riprendersi la titolarità al momento perduta.