La punta argentina sta conquistando l’Italia, in attesa del primo gol in campionato. I blues lo trattarono la scorsa estate: il River chiese 12 milioni

Lucas Boyè è un po’ il giocatore del momento in casa Toro. Se non quanto, per lo meno in maniera leggermente diversa da Andrea Belotti. È un trascinatore, il numero 9. Una conferma. È una sorpresa, bellissima, l’argentino classe ’96, che ci ha messo poco o niente ad ambientarsi, a calarsi nella parte e, soprattutto, a incantare tifosi e addetti ai lavori. Il calcio italiano è sempre stato pieno di meteore sudamericane: lo stesso Toro ne ha pagato lo scotto di recente, con i vari Caceres o Sanchez Mino. Il discorso per l’attaccante scuola River sembra però essere particolarmente diverso.

Una costante c’è: la scarsa vena realizzativa. Nello scorso campionato, con la maglia del Newell’s, il giocatore ha realizzato un solo gol in sedici (su sedici) gare disputate. Per ora, in Serie A, è ancora a secco, ma ha già timbrato il cartellino in Coppa Italia con una rete da cineteca. Che conferma la classe e, probabilmente, anche la mancanza di freddezza. In Argentina, poi, ha giocato quasi sempre da punta centrale del tridente: movimenti diversi rispetto a quelli richiesti da Mihajlovic, che non a caso ha pensato a lui come un esterno. E che esterno.

CAMPO, 18.9.16, Torino, stadio Olimpico Grande Torino, 4.a giornata di Serie A,TORINO-EMPOLI, nella foto: Lucas Boye e Andres Tello
CAMPO, 18.9.16, Torino, stadio Olimpico Grande Torino, 4.a giornata di Serie A,TORINO-EMPOLI, nella foto: Lucas Boye e Andres Tello

Corsa, dribbling, grande capacità nel controllare la palla: Boyè ha davvero tutto per diventare una stella della squadra. Lo potrà essere quando riuscirà a dialogare meglio con i compagni di reparto, evitando quella testa a corsa bassa non sempre così utile. È quello che, bene o male, era stato ravvisato dal Chelsea già lo scorso anno, quando chiese informazioni al River per l’acquisto del cartellino. Allora, la risposta fu altissima: ben 12 milioni di euro, giudicati troppi per un giocatore che i blues avrebbero in verità acquistare per poi girare in prestito altrove. Il Toro, grazie alla segnalazione di alcuni collaboratori, è riuscito a prenderlo a poco meno di 2, commissioni agli agenti incluse. Un affare a titolo definitivo, che può far sorridere i tifosi: Boyè è un talento da sostenere e allevare. E da godere, che nel calcio resta sempre l’aspetto fondamentale.