Vanoli non dovrebbe apportare variazioni. Il paraguaiano cerca spazio dopo le 5 panchine consecutive tra Toro e Paraguay

Nessun tiro in porta. Mai realmente pericolosi. Un’anomalia rispetto alle prestazioni offerte nei primi quattro turni: 3 i tentativi contro il Milan, 7 con l’Atalanta, 6 con il Venezia, fino allo 0 di domenica scorsa con il Lecce. Uno di quei vuoti rumorosi che avrà riecheggiato nelle orecchie degli attaccanti granata. Soprattutto di Duvan Zapata, che è secondo, insieme a Kvaratskhelia e Thuram, nella classifica dei singoli con 7 tiri in porta dall’inizio della stagione. Ecco presentarsi la sfida di Verona, che arriva a meno di una settimana dal precedente appuntamento e dunque utile a scrollarsi di dosso le scorie del recente passaggio a vuoto contro la squadra di Gotti.

Partita sottotono della coppia titolare

Quella contro il Lecce è stata una partita complicata per il reparto offensivo granata. Una delle due punte, Ché Adams, non era al meglio dopo la sosta. Lo scozzese aveva trascorso una settimana all’insegna dei punti interrogativi sulle sue condizioni e alla fine era riuscito a recuperare, offrendo però una prestazione lontana da quella impreziosita dal gol nella prima tra le mura amiche. Tutt’altro contesto tattico attendeva i granata rispetto al match con l’Atalanta, con un Lecce ben compattato dietro e attento a ostruire le liner di passaggio per i due finalizzatori granata. Ed è ecco spiegati gran parte dei motivi di una prestazione sottotono, unita a scarsa lucidità, sia dei centrocampisti che degli attaccanti, sotto il profilo fisico e delle scelte di gioco.

Nuove energie per Duvan

Duvan Zapata è apparso sicuramente provato da un contesto così soffocante e bisogna infatti fare uno sforzo non indifferente con la memoria per ricordarsi giocate di rilievo. Non a caso la sua partita è durata meno del previsto. Vanoli ha sostituito prima il capitano dell’ex Southampton. Chance dunque per Yann Karamoh, che ha tentato qualche strappo, senza però creare veri presupposti per invertire una giornata grigia. A osservare il tutto, dalla panchina, Antonio Sanabria, fresco di ritorno dal Sudamerica. Il paraguaiano era stanco solo per il viaggio, dato che il campo non l’ha sfiorato nemmeno con Uruguay e Brasile e venerdì, al Bentegodi, potrebbe partire ancora dalla panchina, con la possibilità di subentrare a gara in corso.

Sanabria, Verona per interrompere il digiuno

Sanabria punta a strappare minutaggio considerevole per interrompere un digiuno che dura dal 30 marzo, dal rigore col Monza. ‘Tonny’, da quando gioca al Toro, non è poi mai riuscito a colpire l’Hellas. Il Bentegodi però ci ha già regalato sorprese, come il 12 maggio scorso, quando Pietro Pellegri segnò il suo unico gol stagionale. Chissà che non sia la volta buona del paraguaiano. Davanti non dovrebbero esserci comunque stravolgimenti. Tutto porta a pensare che Vanoli continuerà col tandem già proposto dall’Atalanta in poi, con Karamoh e Sanabria come possibili mine vaganti.

Antonio Sanabria
Antonio Sanabria
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ultimo aggiornamento: 19-09-2024


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vecchiamaniera
3 mesi fa

Sanabria scalpita? 🤭
👊🤡👊🤡👊

Tonio1973
Tonio1973
3 mesi fa

Leggere che Sanabria “scalpita” fa sorridere. Lo “scalpitare” non mi sembra mai la sua caratteristica migliore. Cairo andersen e a mai più

Tonio1973
Tonio1973
3 mesi fa

Io non ho letto nessuno, ma proprio nessuno tra gli utenti del sito, parlare di Europa dopo le prime 3 giornate. Anzi ho letto sempre molta cautela, ovviamente mescolata con la gioia dei risultati Nessuno, nemmeno l’utente Scimmionelli che è l’unico chiaramente filo Cairo del sito Trovo questa narrativa del… Leggi il resto »

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