Contro la Luese il tecnico granata ha schierato Valdifiori nella formazione titolare: il regista ha subito destato buone impressioni
A Lu il giocatore più atteso era senza ombra di dubbio Mirko Valdifiori, il tanto atteso regista di centrocampo arrivato nell’ultimo giorno di mercato, dopo una lunga e difficile trattativa con il Napoli. Sinisa Mihajlovic gli ha immediatamente consegnato le chiavi del centrocampo: è così che Valdifiori, senza neppure un allenamento con i propri nuovi compagni di squadra, ha giocato titolare contro la Luese.
Numero 18 sulla schiena (quello che Falque ha lasciato libero dopo aver virato sul 14 una volta che Gazzi si è trasferito al Palermo), applausi convinti di benvenuto da parte dei tifosi al momento della lettura delle formazioni e qualche passaggio illuminante per iniziare a mostrare le proprie qualità. Così si è presentato Valdifiori ai tifosi granata. Difficile dare una valutazione reale della sua prestazione, considerato il divario enorme dal punto di vista tecnico con gli avversari – la Luese milita nel campionato di Prima categoria – ma di certo le prime impressioni sono più che positive. È veloce nel leggere le situazioni e ha un buon piede destro, ora bisognerà però vedere quanto tempo impiegherà ad integrarsi alla perfezione negli schemi di Mihajlovic e con i suoi nuovi compagni. Ad agevolargli il compito è il fatto che il 4-3-3 è un modulo che conosce bene, è lo stesso adottato da Sarri a Napoli e precedentemente a Empoli, anche se in Toscana i tre attaccanti non erano in linea ma giocava il trequartista alle spalle delle due punte centrali.
Dopo una stagione sotto le aspettative al Napoli, Valdifiori ha ora l’occasione di rilanciarsi e magari riconquistare quella maglia Azzurra perso proprio in seguito al trasferimento alla società di De Laurentiis.