I numeri di Torino-Verona / Pareggio giusto al “Grande Torino”, ma sono troppe le occasioni concesse agli ospiti. Cerci fa male sulla destra

Toro d’attacco, quello di Sinisa Mihajlovic. E questa non è una novità. I 66 gol subiti, a fronte dei 71 segnati, nello scorso campionato fotografavano perfettamente l’identità di una squadra votata sempre a siglare un gol in più degli avversari. Nessun trend invertito in questo inizio di stagione dove, anzi, i gol subiti sono 3 in più rispetto alla stagione passata. E dopo le due reti subite contro Sampdoria e Udinese e l’imbarcata nel derby, ecco che contro il Verona la retroguardia è tornata a soffrire, e non solo nel finale concitato. I numeri raccontano infatti di un sostanziale equilibrio, confermato dal 2-2 finale. A sorprendere, però, sono le tante occasioni concesse agli scaligeri che fino alla sfida di domenica avevano siglato una sola rete, quella di Pazzini su rigore alla prima giornata.

12 occasioni da gol, contro le 10 del Toro, condite da un totale di 17 conclusioni verso la porta di Sirigu (di cui 9 nello specchio). I granata si sono fermati a 11 tiri, di cui 7 in porta. Certo, a contare alla fine è la qualità delle occasioni – e i granata hanno dalla loro numerosi rimpianti in tal senso – ma la squadra di Pecchia non è stata da meno in quanto a pericoli reali portati alla porta avversaria. Il nome ad emergere è quello di Moise Kean, autore – oltre al gol – di ben quattro nitide palle gol e di sei conclusioni verso la porta: pericolo vero per la difesa granata. Le statistiche, intanto, continuano a confermare la maggiore pericolosità del Toro quando attacca dalla corsia di destra. Il dato è, però, maggiormente in equilibrio rispetto alle scorse uscite – 15 attacchi da destra, 9 da sinistra – per effetto, soprattutto, di un Niang più in palla. La corsia mancina, per contro, ha sofferto gli attacchi avversari: il 42% delle offensive veronesi sono passate da quella parte e non è un caso che sia stato proprio un duello tra Cerci e Molinaro a decidere il match. Sosta che servirà a riflettere: l’EuroToro non può prescindere da una solida fase difensiva.

 


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mas63simo
7 anni fa

Concordo con molti riguardo al titolo ma che cosa centra la difesa ? Lyanco Ansaldi nkoulu Sirigu sono giocatori più affidabili rispetto allo scorso. certo De silvestri e Molinaro sono due buchi ma basterebbe farli giocare il meno possibile. Il problema è a centrocampo ! Solo 2 uomini la in… Leggi il resto »

Gasperino
7 anni fa

Ma che fase difensiva da registrare! E’ da registrare tutto! Nel calcio ci si comincia a difendere già con gli attaccanti, ma che lo scrivo a fare?! Tanto non cambierà niente anche perchè Cairo dice che è contento della classifica attuale! Somaro, abbiamo incontrato Benevento, Bologna, Sampdoria, Udinese, Merda, Verona… Leggi il resto »

lucatoro
lucatoro
7 anni fa
Reply to  Gasperino

beh, aldilà del fatto che con le parole Cairo è abituato a dire tutto e niente, certe cose mi aspetto che gliele dica in faccia al Mister, se lo facesse in pubblico sarebbe alla stregua di Zamparini e l’allenatore sarebbe in difficoltà con la squadra, ammesso e non concesso che… Leggi il resto »

andrepinga
andrepinga
7 anni fa

Squadra squilibrata, spaccata in due tra attacco e difesa con due poveri cristi in mezzo che avrebbero bisogno del motorino per coprire tutti i buchi.
Sinisa si avvia a prendere il posto di Lerda. Come peggior allenatore degli ultimi anni.

TORO4ever
TORO4ever
7 anni fa
Reply to  andrepinga

Concordo. Non è certo una scoperta che le partite si vincono a centrocampo. Un centrocampo a due non può garantire né contrasto né palleggio. Così è matematico subire anche contro squadre scarse. Verona docet. Non ho mai avuto pregiudizi su Miha, ma se insiste con scelte più ideologiche che pratiche,… Leggi il resto »

Gasperino
7 anni fa
Reply to  andrepinga

Basterebbe contare quanti cartellini gialli e rossi abbiamo preso a centrocampo per capire che là i mezzo, giochi questo o quello, siamo sempre in enorme difficoltà… Già, ma faglielo capire al cretino!

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