Tra i candidati per la panchina del Toro c’è anche Paolo Vanoli, allenatore del Venezia: tutto quello che c’è da sapere

Il 4 maggio, in occasione dell’inaugurazione del primo campo sportivo del Robaldo, Urbano Cairo ha annunciato ufficiosamente che Juric lascerà il club a fine stagione. A tal proposito è già al lavoro alla ricerca di un sostituto Davide Vagnati, il quale ha in mano una lista di possibili candidati che man mano si restringerà fino a quando non ne rimarrà soltanto uno. Tra questi, c’è anche Paolo Vanoli. L’allenatore 51enne sta sorprendendo moltissimo nella panchina del Venezia – con cui si giocherà la promozione nell’ultima giornata di campionato -, e ha attirato l’attenzione di tanti club in massima serie. Tutto quello che bisogna sapere su di lui.

La carriera

Seppur classe ’72, Vanoli ha iniziato da poco a lavorare con squadre di club. Il tecnico varesino ha infatti collaborato per gran parte della propria carriera con le nazionali minori azzurre, allenando dall’Under 17 all’Under 19 fino a essere collaboratore tecnico di Ventura. La prima esperienza in un club, sebbene ancora non da allenatore, risale poi alla stagione 2017/2018. Conte infatti lo ha scelto per diventare suo vice al Chelsea, e alle spalle dell’allenatore pugliese ha vinto il suo primo trofeo: l’FA Cup. Lo stesso Conte lo ha poi portato con sé anche all’Inter nel ruolo di collaboratore tecnico, ma dopo lo scudetto vinto le loro strade si sono separate con Vanoli che è stato chiamato dallo Spartak Mosca come allenatore a tutti gli effetti. In Russia è arrivata una coppa nazionale, e dopo la prima stagione il Venezia lo ha riportato in Italia. Con i lagunari l’allenatore si è reso protagonista di due ottimi campionati: l’anno scorso la sua corsa si è fermata solo ai playoff, mentre quest’anno ha ancora 90 minuti per tentare la promozione diretta in Serie A.

Stile di gioco

Paolo Vanoli, nonostante non faccia parte della nuovissima generazione di allenatori (i soliti De Rossi, Motta, De Zerbi o Palladino, per intenderci), gioca un calcio assolutamente moderno. La parola d’ordine è fluidità, e nelle sue squadre non esiste un solo sistema di gioco. In tutti i club allenati ha avuto la capacità di alternare diversi moduli, passando dalla difesa a 3 alla difesa a 4 in tutte le loro forme, ma il sistema a cui è più legato – e che gli sta dando i maggiori risultati – è il 3-5-2. Il suo è inoltre uno stile molto offensivo, come dimostrato dai 68 gol stagionali e dal traguardo di miglior attacco della Serie B, ma che allo stesso tempo non sottovaluta la fase di non possesso. Insomma, Vanoli non è più un’incognita ed è davvero pronto al grande salto. Per il Torino, nel caso fosse lui la nuova guida tecnica, ci sarebbe davvero un cambio radicale.

Cairo e Vagnati
Cairo e Vagnati
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ultimo aggiornamento: 08-05-2024