Il bilancio dei neoacquisti del Torino: Linetty promosso, Vojvoda a fasi alterne. Rimandati gli altri terzini e Bonazzoli. Attesa per Gojak
Tempo di Nazionali, tempo di bilanci per il Torino con Giampaolo che, a bocce ferma, avrà anche l’occasione di fare un piccolo ma significativo bilancio del rendimento dei suoi. Sia in termini di risultati collettivi che, ovviamente, di rendimento individuale dei giocatori a disposizione. Soprattutto di quelli che lo stesso tecnico ha chiesto e che la società ha fatto arrivare alla sua corte. E al netto della necessità di adattarsi alle richieste di un nuovo tecnico e, in alcuni casi, di un nuovo calcio, il primo bilancio non sembra sorride però a molti. Tra i sei neoacquisti granata, infatti, sono stati ben pochi a convincere o, per lo meno, a dare segnali incoraggianti in vista del prosieguo del campionato. E allora vediamo chi può considerarsi promosso e chi, al contrario dovrà dare necessariamente una svolta alla sua stagione.
Promosso Vojvoda, Linetty il migliore
Tra i primi, come anticipato, i soli a potersi dire promossi sono stati Mergim Vojvoda e Karol Linetty. Il primo è in realtà reduce da un periodo di flessione, con all’attivo alcune prestazioni non certo convincenti, e quanto visto non si può ritenere ancora sufficiente. Tuttavia, è indubbio che tra i nuovi arrivati sia stato uno dei pochi, pochissimi, a far prospettare un certo margine di crescita. E la pressione di un Singo sempre più pronto a prendersi il posto da titolare potrebbe essere il giusto stimolo per permettergli di fare il salto di qualità.
E se per Vojvoda la “promozione” suona più he altro e soprattutto come un incoraggiamento, a convincere davvero, e non solo Giampaolo, è stato soprattutto Karol Linetty. Il centrocampista polacco si sta dimostrando il vero valore aggiunto in un centrocampo troppo spesso in difficoltà e orfano di quel regista che avrebbe dovuto rappresentare la base del progetto del nuovo tecnico. Impiegato come mezzala sta stupendo sia in fase difensiva, dimostrandosi attento e spesso decisivo, sia in fase offensiva dove riesce ad inserirsi bene, a trovare i giusti spunti per i compagni e dove ha già siglato il suo primo gol. Quello contro il Sassuolo segnato su assist, neanche a farlo apposta, proprio di Vojvoda. Caratteristiche che in pochissimo tempo lo hanno già reso indispensabile per il Torino e inamovibile per Giampaolo.
Torino, è pioggia di rimandati
Non si può dire lo stesso, invece, per difesa e attacco dove i nuovi innesti non stanno di certo brillando. E se dei giocatori voluti da Giampaolo si parla, i primi a deludere ampiamente le aspettative sono stati proprio i terzini chiesti dal tecnico: Rodriguez e Murru. Il primo, arrivato al Toro per riscattarsi dopo una stagione incolore al Milan ha sì trovato spazio, finendo spesso nell’11 titolare, ma senza riuscire a lasciare un segno seppur minimo. Così come Murru che, tuttavia, è stato impiegato decisamente meno del compagno di reparto. Da lui, però, ci si aspetta decisamente di più, soprattutto considerando che proprio con Giampaolo ai tempi della Sampdoria aveva ben figurato.
E in quanto al rapporto con Giampaolo, c’è almeno un latro giocatore che il tecnico non solo conosce e ha allenato ma dal quale si aspetta qualcosa di ben diverso da quanto fatto vedere fin ora. Si tratta ovviamente di Bonazzoli. L’attaccante fin qui ha collezionato appena 5 presenze tra campionato e Coppa Italia senza mai riuscire a sfruttarle fino in fondo. L’impegno non è in discussione, certo, e sul campo qualcosina si è vista ma davanti alla porta l’imprecisione regna sovrana. E per un attaccante non è certo un vanto. Bocciato? No, come non lo sono i suoi compagni di squadra ma al rientro dalla pausa, il cambio di marcia diventa obbligatorio.
Gojak, promosso o rimandato?
Un discorso a parte, infine, lo merita Gojak. Le appena 3 apparizioni con la maglia del Toro non consentono ancora di dare un giudizio concreto sul giocatore che, tuttavia, ha regalato segnali più che confortanti. Il biglietto da visita il Gojak l’ha consegnato in Coppa Italia contro il Lecce: un pallone perfetto per Bonazzoli da 40 metri. E le comprensibili sbavature non hanno macchiato una prestazione sufficiente al punto da convincere Giampaolo a mandarlo in campo anche contro il Genoa. E di nuovo: qualche brivido di troppo, forse, ma il tentativo ossessivo di rispettare i dettami del tecnico è più che positivo. Così come lo è stato il tentativo dalla distanza in Torino-Crotone: il gol è solo rimandato, il giocatore no.
Questa squadra era da RIFONDARE attorno al Gallo,Sirigu,Rincon e giovani come Segre,Singo,Buongiorno,Millico.Via anche in prestito con diritto tutti i depressi,scontenti,scarsi e se non c’erano soldi,si prendevano in prestito elementi utili alla causa è in estate si decideva il da farsi.
..e..
Beh! anche da Linetty vorrei qualcosa di meglio ….
Provate a leggere per rendervi conto del baratro economico che attende la serie A.
https://rep.repubblica.it/pwa/longform/2020/11/12/news/il_pallone_bucato_cosi_il_covid-19_ha_mandato_il_calcio_in_bancarotta-273949634/tu
Se non hanno venduto Izzo e Nkulu è perché pochi possono fare operazioni importanti…non perché sono giocatori in declino. Sono molto forti ma giocano col freno a mano per vendetta. Questa è la mia opinione…
Certo che se chiedi 25 milioni per izzo, non c’è freno a mano che tenga
È vero in parte. Non è un fenomeno, ma la sua valutazione è abbastanza veritiera paragonandola con le richieste che vengono fatte dagli altri club… Sono un po’ tutti gonfiati i prezzi, perché poi c’è tutta la trattativa etc etc. Cmq basta guardare qui per vedere che è tra i… Leggi il resto »