Dopo i primi 8 turni il Toro era 5° con 14 punti. Oggi i granata sono ottavi ma a preoccupare è la difesa
Undici punti nelle prime cinque partite e miglior partenza in Serie A da quando la vittoria in campionato porta, nelle tasche delle società, tre punti. Solo poche settimane fa si festeggiava un inizio di stagione che mancava dal 2015/16. In quell’anno la partenza fu altrettanto buona, 10 punti in 5 turni e media Europa. La fine, invece, ebbe tutto un altro sapore e il Torino di Ventura vide sfumare qualsiasi sogno europeo. Ma se prima del 4-0 inflitto alla truppa di Mihajlovic dalla Juventus, il Toro poteva guardare serenamente e fiduciosamente al prosieguo del campionato, oggi la musica è drasticamente cambiata. Il pareggio in rimonta del Verona in un Grande Torino furioso per i punti buttati al vento dai granata in appena 10 minuti di gioco e quello di domenica contro il Crotone, hanno vanificato i risultati ottenuti fino a questo momento. Due punti nelle ultime tre partite, ottenuti per giunta contro squadre (Juventus esclusa) sulla carta decisamente alla portata del Torino, e un 8° posto in classifica che, se il campionato si chiudesse oggi, precluderebbe ancora una volta la qualificazione all’Europa League. Situazione che non rispecchia affatto quella della scorsa stagione quando, dopo gli stessi 8 turni di campionato Belotti e compagni potevano vantare un ottimo 5° posto (lo stesso che il Toro occupava quest’anno dopo i primi 5 turni). Dopo l’1-4 imposto in trasferta al Palermo all’8ª giornata di Serie A, infatti, il Toro aveva accumulato 14 punti totali, frutto di 4 vittorie, due sconfitte e due pareggi con una media di 17 gol siglati e 9 subiti. Un ruolino perfetto andato poi scemando durante il resto della stagione. Ancora una volta il Toro è stato costretto a fare i conti con i punti lasciati sul campo che, di fatto, hanno compromesso gli obiettivi della squadra di Mihajlovic. Obiettivi, tuttavia, soltanto rimandati alla nuova stagione. O almeno così doveva essere nei piani di società e tecnico.
La nuova annata, al contrario, non sembra però essersi messa sui binari giusti per salire quel gradino risultato troppo alto da scalare lo scorso anno. Dopo le stesse giornate, infatti, oggi i granata contano sì un solo punto in meno dello scorso anno ma sono fuori dalla zona Coppe e con una media gol che parla di 14 reti siglate e ben 13 subite. Un bilancio maturato, come si è detto, soprattutto negli ultimi tre incontri nei quali gli uomini granata hanno letteralmente dilapidato il vantaggio accumulato e soprattutto lo slancio che li stava tenendo saldamente attaccati al 7° posto. Certo, la differenza in classifica tra il Toro e la coppia Sampdoria-Bologna, rispettivamente sesta e settima in classifica, è di una sola lunghezza ma le difficoltà riscontrate in queste ultime settimane, sommate all’infortunio di Belotti e al filotto di partite che attendono i granata, non fanno certamente stare tranquilli. Con la Roma alle porte e Fiorentina e Inter da affrontare immediatamente dopo, i quattro punti lasciati per strada con Verona e Crotone cominciano a pesare seriamente, con il rischio di assistere all’ennesimo tracollo in classifica di un Toro che non è quello più volte descritto da Mihajlovic in conferenza. Una sensazione acuita anche dal fatto che il rendimento attuale risulta comunque peggiore di quello dello scorso campionato nel quale, nonostante un inizio brillante, al termine del girone di ritorno sono stati più i rimpianti che i record. Serve una svolta, dunque, e serve trovarla nel minor tempo possibile: l’ “Europa in due anni” proclamata da Mihajlovic al suo arrivo sotto la Mole rischia di sfuggire di mano vanificando il lavoro fatto nelle ultime stagioni e lasciando società e tifosi, ancora una volta, con un pugno di mosche in mano.
@prigioniero. Ho capito che a te Niang fa cagare, a quasi tutti noi e loro fa cagare prima durante e dopo e quindi Cairo spende 14 m x uno così? Ha perso giocatori buoni x manciate di 100 euro e butta via 14 m? Sinisa consiglia a Cairo di spendere… Leggi il resto »
Cazzo dite, pagati i seggiolini del fila al buon urby rimarrà si e no qualche spicciolo per una margherita baby da dividere con tutta la famiglia. Crudeli, quando lo vedrete incartare mezzo panino allo stadio per salvarlo per cena vi sentirete lo schifo che siete
Quella del panino è buona..
???? Ciao fratello…
Ciao ragazzo, per stavolta sei perdonato 🙂
Una cosa mi da i nervi, sarà la sindrome UC. I 17/20/23 non ho ancora capito quanto per Niang! Soldi buttati nel cesso! Quelli ci servivano per altro..mavaff