Il 5 ottobre la serata spartiacque della stagione dei granata. Un calo vertiginoso delle reti messe a segno dallo stop del capitano
Era il 5 ottobre scorso quando i giocatori di Inter e Torino hanno assistito all’uscita di Duvan Zapata in barella dal terreno di San Siro. Una serata in cui il Toro era uscito sconfitto 3-2, ma il vero colpo per i granata si sarebbe rivelato nei giorni seguenti, quando è stata confermata la lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale del colombiano. Nelle settimane successive, l’allenatore Vanoli ha dovuto fare a meno del suo leader e principale arma offensiva.
Il Toro con Zapata
A un mese esatto dall’assenza del capitano granata è già possibile fare qualche bilancio. Fino a quel dannato minuto 36 della ripresa della notte meneghina, il Torino aveva offerto un gioco audace, votato all’attacco, incarnando l’ideologia del tutto o niente, spesso a scapito della difesa. Con 12 reti segnate in 7 partite, per una media di 1,71 gol fatti a partita, e 11 gol subiti (media di 1,58 a partita), il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente risulta evidente: allora i gol segnati erano stati soltanto 6 (0,86 di media), e quelli subiti 7, con una media di uno a partita. Tuttavia, quel Toro delle prime giornate della stagione corrente sembrava avere una direzione chiara e un’identità definita, caratteristiche che ora sembrano smarrite in assenza della guida del proprio capitano.
Un’assenza determinante
I 3 gol segnati nelle ultime quattro partite sono un chiaro segnale d’allarme: la media realizzativa è crollata da 1,71 a meno di un gol a partita, ossia 0,75. Soltanto nella trasferta a Cagliari il Torino ha mostrato ancora quell’approccio arrembante, ma la necessità di trovare contromisure a una difesa sempre più fragile ha portato a un Toro impaurito, rinunciatario e passivo, in cui anche gli attaccanti fanno fatica a incidere. Adams è fermo al gol contro la Lazio, Njie ha risolto la pratica Como, ma resta un esordiente, e Vlasic è l’ombra di sé stesso. Il Toro dovrebbe quindi puntare su Sanabria, l’unico tra gli attaccanti che ha già raggiunto la doppia cifra in Serie A. A Cagliari aveva illuso, con quel gol dedicato proprio a Zapata, che intanto guardava i compagni dalla tv e continuerà a farlo per molto tempo, troppo per questo Toro, che ora si prepara al derby.
Avete scoperto l’acqua calda… senza zapata fatichiamo a segnare.. pensa te….. c’è da dire anche che fatichiamo proprio a produrre gioco ultimamente mentre all’inizio in alcuni momenti si è visto di meglio….
Dal ridicolo all’orrido
Cerco di commentare il meno possibile, per evitare di risultare sgradevole con insulti e parolacce….ma una piccola domanda me la pongo: ma quello pseudo Ds vagante cosa sta facendo? Con la squadra a zero, zero spaccato,non interviene mai, dichiarazioni zero, tipo banalmente stiamo trattando profili che potrebbero aiutare… No, ma… Leggi il resto »
Da prendere meritatamente a sberle entrambi 👍
non credo abbia molto margine di manovra.. quando l’ha avuto ovvero ha preso giovanotti sconosciuti li ha sbagliati tutti praticamente, ma per il resto ribadisco non ha grandi margini…. se Cairo decide che il Toro di deve autofinanziare e non avere troppi debiti vagnati fa mercato con un cestino di… Leggi il resto »