Il pm Padalino fa ricorso contro la sentenza di primo grado: “Non era un semplice petardo ma un ordigno con capacitĂ potenziale di provocare la morte”
Non è ancora finita la vicenda legata alla bomba carta lanciata durante il derby tra Torino e Juventus del 26 aprile 2015. A distanza di piĂą di due anni, infatti, gli eventi tornano a far discutere e questa volta a prendere la parola è il Pubblico Ministero della Procura di Torino Andrea Padalino che ha presentato ricorso in appello contro la sentenza di primo grado. Il tifoso juventino autore del lancio della bomba carta in Curva Primavera, infatti, è stato condannato in primo grado dai giudici piemontesi a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Troppo poco, commenta il pm Padalino, per un’azione che ha provocato solamente, si fa per dire, il ferimento di 11 persone ma che potenzialmente avrebbe potuto provocare la morte dei tifosi presenti nel settore interessato. I giudici avrebbero infatti considerato l’ordigno non come un’arma “capace di uccidere” bensì “alla stregua di un petardo o di un semplice fuoco d’artificio” – spiega il Pubblico Ministero all’interno del suo ricorso. “La potenza dell’esplosione si ricava dalle immagini dei filmati da cui si vedono pezzi consistenti di seggiolini di quel settore dello stadio volare in aria per decine di metri. Cosa sarebbe accaduto se l’ordigno fosse esploso addosso agli spettatori? Avrebbero fatto la fine dei seggiolini dilaniati? Oppure dobbiamo pensare che i crani umani sono piĂą resistenti di un seggiolino in plastica bullonato alle gradinate di uno stadio?”
Un errore di valutazione, dunque, che avrebbe ridotto notevolmente la responsabilitĂ e, di conseguenza, la pena del responsabile del lancio della bomba carta. Un errore di valutazione, però, che non può essere accettato secondo il pm Padalino. La vicenda resta dunque ancora aperta e gli strascichi di quel derby sembrano ancora lontani dall’essere definitivamente archiviati.
Fa piacere che ci sia qualcuno ancora non prono ai soprusi dei potenti, onore a chi ancora difende le leggi.
Ebbe’….comunque un bel gobbi di merda ci sta sempre…
Qualcuno ragionevole in magistratura c’è ancora…