In Serie A il Toro di Juric non sa più vincere di fronte ai propri tifosi: ultimo successo contro
All’indomani del pareggio contro il Cagliari all’esordio in campionato, sono tanti i rimpianti per il Torino. I granata, infatti, ancora una volta si sono dimostrati una squadra capace di creare diverse occasioni da gol – 7, contro le 4 degli ospiti – ma non in grado di essere cinica davanti la porta. Un problema comune, già visto e rivisto nelle amichevoli prestagionali e nella sfida di Coppa Italia contro la FeralpiSalò. Qualcosa da risolvere al più presto, perché se squadre come il neopromosso Cagliari, che comunque ha fatto dal canto suo una buona partita, permette di avanzare così tante volte in attacco, lo stesso non faranno big come Napoli, Inter o Milan; e, in questo senso, la prossima gara contro i rossoneri può già essere un banco di prova per il tecnico. Ma soprattutto, continua la maledizione che colpisce il Torino ormai da diversi mesi. Sanabria e compagni, infatti, non sanno più vincere di fronte ai propri tifosi quando si parla di Serie A.
Una maledizione lunga diversi mesi
Una questione affrontata anche nella scorsa stagione, considerato come una vittoria in casa manca addirittura dal 6 marzo, quando Karamoh risultò decisivo nell’1-0 che servì a battere il Bologna. Da lì, 8 partite giocate, 4 pareggi e 4 sconfitte, ma una squadra non più in grado di vincere. È vero che i granata in quel periodo hanno incontrato squadre come Roma, Napoli, Atalanta e Inter, ma è pur vero che sono arrivati passi falsi anche contro dirette concorrenti all’ottavo posto quali Monza e Fiorentina, o anche un pareggio interno contro la Salernitana. Si è discusso molto di quelli che possono essere i motivi. In primis, uno stadio che non incita molto i propri beniamini, anzi; più volte nel corso della scorsa stagione si è assistito a un Grande Torino “dominato” da tifosi ospiti, con i locali praticamente in silenzio. Una situazione, questa, che non giova sicuramente ai giocatori, che preferirebbero una spinta maggiore, piuttosto che “giocare fuori casa” 38 partite su 38. Altro motivo potrebbe essere la pressione sofferta dagli stessi che, considerando gli obiettivi e la storia recente del club, abbiano quasi paura di fallire di fronte ai tifosi, e dunque giochino intimoriti. La maledizione, intanto, continua. Per spezzarla, l’appuntamento è fissato a domenica 3 settembre alle 18:30, quando i granata affronteranno il Genoa di Alberto Gilardino, che all’esordio ha preso 4 gol dalla Fiorentina.
mai sentito parlare di qualità ? per la cairese, questa sconosciuta
Di qualita’ selettiva che emerge solo in trasferta, no. Mai sentito parlare, tranne che per squadre che, in casa, hanno la tifoseria (o zerotreineria) contro.
Ultime 10 gare in casa: 1 vittoria, 5 pareggi, 4 sconfitte; 8 pti.
Ultime 10 gare fuori: 6 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte; 20 pti
Non e’ una maledizione,ma e’ la logica conseguenza di avere una squadra che usa un solo modulo straconosciuto da tutti gli avversari e che e’ poco fisica con centrocampo troppo leggero nei suoi interpreti Ricci e Ilic,mancanza di un centravanti prestante perche’ Sanabria e’ piccoletto e il difensore centrale avversario… Leggi il resto »
a nostra discolpa bisogna dire che il Maestro Ranieri può contare su una rosa da europa
Ma infatti. Qui si parla di rosa incompleta. Ma ieri abbiamo giocato contro una neopromossa.