Inizialmente escluso dalla formazione titolare, Ivan Ilic è subentrato a partita in corso dando il via all’azione del gol

“Per me deve alzare il suo livello, ancora non mi soddisfa. Sa giocare a calcio, ha tante doti ma secondo me non ha ancora la fame di che vuole ottenere il massimo nella vita”. Aveva parlato così Ivan Juric a proposito del centrocampista serbo alla vigilia della gara contro il Genoa. Poche ore dopo è infatti arrivata l’esclusione dell’ex Hellas Verona dalla formazione titolare: il tecnico gli ha preferito Linetty, che ha completato il centrocampo con Ricci e Tameze. Sul punteggio bloccato sullo 0-0, però, Juric ha deciso di concedergli spazio e il numero 8 non ha tradito le aspettative. È stato suo il lancio millimetrico per la discesa in area di Radonjic, che ha poi battuto Martinez con una conclusione sotto la traversa.

I numeri di Ilic

Arrivato in granata nella seconda parte di stagione 2022/2023, Ilic aveva fatto intravedere da subito cose interessanti. In 15 gare tra campionato e Coppa Italia aveva realizzato 2 gol e 3 assist, dimostrando di essersi ben ambientato nella nuova realtà del Toro. Nella stagione appena iniziata, invece, Ilic è già riuscito a incidere: prima con la rete che ha deciso il match di Coppa Italia contro la FeralpiSalò e poi proprio con l’assist per il trequartista serbo, che ha regalato i primi tre punti del campionato al Torino.

Ivan Ilic of Torino FC in action during the Serie A football match between Torino FC and Cagliari Calcio.
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ultimo aggiornamento: 06-09-2023


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Lancioni
Lancioni
1 anno fa

Innanzitutto non è detto che uno debba sempre ottenere il massimo nella vita….c’è chi si accontenta e va bene così. Poi, con il fisico da “abatino” che si ritrova, è difficile che possa mordere.

Troposfera Granata
1 anno fa

Quelli che ricamano e che mordono giocano nei top teams. Da noi, o ricamano o mordono. Ciononostante, Juric è riuscito a rendere più incontrista un Ricci e forse ce la farà anche con Ilic.

Davide Junior1968
1 anno fa

A me non ha mai entusiasmato, soprattutto come approccio, dal punto di vista caratteriale secondo me Mandragora e Pobega erano un’altra cosa, difatti aggredivamo molto di più. Ilic i piedi ce li ha buoni (gol in Coppa Italia e lancio domenica per Rado), ma nè lui nè Ricci hanno il… Leggi il resto »

Viaggiatore
1 anno fa

Mandragora e Pobega erano anche tra i più fallosi però, e infatti venivano spesso sostituiti e squalificati.
Preferisco Ricci e Ilic che hanno piedi miglior, il lavoro sporco lo lasciamo ai Linetty e Tameze.

Nuvola Granata
Nuvola Granata
1 anno fa
Reply to  Viaggiatore

In mezzo al campo serve anche chi picchia, IMO

Viaggiatore
1 anno fa
Reply to  Nuvola Granata

per me si deve lavorare sull’aspetto tattico e sul senso di posizione, ci vuole uno esperto e dovrebbe esserlo Tameze

Davide Junior1968
1 anno fa
Reply to  Viaggiatore

Anche Buongiorno è parecchio falloso, quando hai la “garra” è così, a me piacciono i giocatori così.

Steppenwolf
Steppenwolf
1 anno fa
Reply to  Viaggiatore

Ma se giocano Ilic e Ricci (“calcio champagne” copyright Juric) non giocano Linetty e Tameze a meno di cambiare modulo. Infatti giocavano Lukic e uno tra Mandragora/Pobega. Ilic e Ricci devono diventare più incontristi, come lo era Lukic

Davide Junior1968
1 anno fa
Reply to  Steppenwolf

Condivido, anche Lukic era più mastino, lui con Pobega e Mandragora per conto mio sono stati il miglior centrocampo che abbiamo avuto.

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