Troppi fuorigioco: il Torino deve migliorare nei meccanismi offensivi. Non manca la qualità, ma ora serve un salto in avanti
Il lavoro non manca, ma l’amalgama, ancora, non si vede. Non del tutto, per lo meno. I cambiamenti rispetto allo scorso anno ci sono stati, vero, ma il lavoro in continuità con la precedente stagione avrebbe dovuto portare a dei sostanziali miglioramenti nel rendimento della rosa. Miglioramenti in parte arrivati, in parte no. Ma è soprattutto sull’attacco che il Torino ha bisogno di lavorare parecchio: le potenzialità del reparto sono davvero notevoli, ma ancora manca quell’amalgama che potrebbe portare i ragazzi di Mihajlovic dall’essere dei potenziali campioni a campioni veri e propri.
La tecnica non manca. La tattica, ancora, è da rivedere. Così come la concentrazione. Non è infatti casuale il dato dei fuorigioco che riguarda il meccanismo della squadra granata: ben 24 volte, in 7 gare. È la squadra che in assoluto ha commesso più errori in fase offensiva, staccando Milan e Inter, a quota 22 e 20. Da un lato, il segnale è quasi positivo: il Toro non ha perso la sua mentalità offensiva, e ha infatti il sesto attacco di tutto il campionato. Ma dall’altro, la mancanza di meccanismi ben precisi porta a perdere numerose occasioni potenzialmente da gol, per errori banali nella fase offensiva. Errori da correggere, per diventare EuroToro. Potenzialmente già lo è, come i suoi giocatori. Ma sarà l’intesa di squadra a fare la differenza.