Il centrocampista sfrutta le assenze per figurare nell’undici di Juric e nel mentre festeggia il prolungamento fino al 2028
“Carpe diem”, cogli l’attimo. Una locuzione che Gvidas Gineitis probabilmente ripeterà a se stesso a iosa. Per chi come a lui è sempre stato chiaro un ruolo secondario, sfruttare quel minimo spiraglio verso un sano protagonismo è la base di chi vuole migliorarsi e crescere. Gineitis rappresenta proprio quel prototipo di giocatore intelligente e di qualità, sempre pronto, sempre sul pezzo quando Juric lo chiama in causa. Caratteristiche positive soprattutto sul piano umano oltre che tecnico, che gli sono valse il premio. Un lungo rinnovo di contratto fino al 2028. Segnale da parte di una società che vuole crescere per raggiungere piazzamenti europei, di pari passo alla crescita del centrocampista lituano.
Gineitis, dallo scarso minutaggio al rinnovo
Gineitis aveva già mostrato belle avvisaglie a Roma, mentre la squadra veniva messa alle corde dallo strapotere tecnico di Dybala. A Napoli il Toro è riuscito a contenere sia Osimhen che in parte Kvaratskhelia, nell’1-1 che ha visto svettare nel centrocampo granata proprio Gvidas: sempre pulito, nessuna sbavatura, per un ragazzo che fino a quel momento aveva collezionato 13 gettoni, con il misero bottino stagionale di 440 minuti. “Deve migliorare secondo me a livello di gioco” ha detto il vice-allenatore Matteo Paro al Maradona, ma se questo è l’inizio di una lunga avventura è lecito generare aspettative. Anche perché da qui ha fine stagione il lituano diventerà man mano sempre più centrale, di fronte alla penuria del centrocampo.
Un nuovo sogno, diventare protagonista
Ricci sarà assente soltanto più alla Dacia Arena, Tameze sta per tornare, mentre su Ilic il discorso assume un’aurea pessimistica. Dopo Napoli sarà ancora Gineitis a sostituire il compagno con cui si allena a calciare le punizioni, come affermato in un’ intervista a Torino Channel. Magari anche per cancellare il preoccupante zero dalla voce reti su punizione nelle statistiche dei granata, che perdura da oltre un lustro. E se non ci riuscirà da qui all’ultimo appuntamento stagionale con l’Atalanta, non c’è fretta. Fino al 2028 Gineitis sarà un giocatore del Torino e da questo momento cambiano gli obiettivi per un ragazzo che sognava di giocare in Serie A e ora è chiamato, da qui in avanti, a diventarne uno dei protagonisti.
Bravo ragazzo, volenteroso, ma per ora un discreto/mediocre giocatore, che si adatta benissimo alle ambizioni nulle della presidenza. Avanti cosi!
Diciamo che aumenterebbe le probabilità di segnare su punizione se glie le facessero battere. Ne ha battuta una (tirata poco sopra la traversa) quella successiva l’ha già battuta Rodriguez… forse sarebbe il caso di scegliere uno “specialista” e, a meno che siano proprio in posizione sfavorevole per il piede dominante,… Leggi il resto »
Bravino e niente più, per ora. Se non sapete cosa scrivere potete anche solo mettere un titolo con la parola Cairo (perfino la capitale egiziana può bastare) per risvegliare istinti ossessivi….
Ma IL Robaldo?
Magari UN servizio su come vanno I Lavori?
Il Robaldo ma parlerei volentieri anche del settore giovanile…
Ma di cosa ti preoccupi, hai mai visto il presidente non mantenere una promessa fatta? relax
🤣
Visto? l’ho nominato io apposta. Ahahah. Però hai ragione, notizie sul Robaldo?