Prima del derby, Giampaolo ha dimostrato di non sentirsi in discussione. Nemmeno in caso di sconfitta contro la Juventus. Le sue parole
Vuole che il suo Torino giochi la partita senza da essa lasciarsi giocare, perchĂ© con cuore, organizzazione e personalitĂ – Ragione e sentimento – il derby sarĂ meno arduo. Marco Giampaolo, in ogni caso, non vivrĂ la sfida contro la Juventus (oggi, ore 18) con l’ansia di chi al risultato affida il proprio destino. PerchĂ© non sente traballare la sua panchina, nonostante i sei punti in classifica e il conseguente terzultimo posto. Il tecnico è un realista: si è immaginato le conseguenze di una possibile sconfitta all’Allianz Stadium. Ma in essa non legge i prodromi di un esonero. E ha spiegato il perchĂ© nella conferenza stampa della vigilia.
Le parole prima del derby: l’allenatore è sereno
“Capisco che i risultati siano determinanti”, ha dichiarato, “ma sono sereno perchĂ© ho visto la squadra bene. Il mio metro di misura è il lavoro quotidiano. Poi certo, devi confrontarti con le partite, ma non penso mai che una soltanto possa essere determinante per le mie sorti”. Anche se la gara in questione è il derby.
Giampaolo, insomma, si aspetta solo che la squadra dia continuitĂ a quei segnali di crescita. Sente che il gruppo è con lui e, anzi, percepisce miglioramenti continui. Li aveva annusati a distanza, nel periodo di isolamento a causa del coronavirus, e li ha ritrovati al Filadelfia nei due giorni di allenamento che è riuscito a vivere di persona prima della stracittadina di questa sera. Questi dati (anche numerici) sono stati per lui un baluardo comunicativo per affrontare la vigilia: una bandiera da esporre per trasmettere tranquillitĂ a se stesso e all’ambiente, ma pure per alzare l’autostima della squadra.
Cairo e Vagnati aspettano il derby ma non per decidere se operare o meno un ribaltone. Come giĂ vi raccontavamo a inizio settimana, i vertici guardano con preoccupazione la classifica ma hanno fiducia nel lavoro dello staff tecnico. Che al momento è ancora saldo. E Giampaolo lo ha confermato: non si sente in bilico, tutt’altro. Almeno per ora.
…mister, non decide il tuo futuro, ma degli 11 che giocheranno, nel Toro o dove vogliono andare, soprattutto dallo sputtxxmento del globo ( sono milioni che la vedranno in diretta, streaming o registrata in tutti i continenti) se non picchierete in termini lucidi ed intelligenti i ladri in pigiama e… Leggi il resto »
Non si sente a rischio perché coperto dai dirigenti primo fra tutti da quel soggetto chiamato presidente. Squadra (a parte 3 giocatori), allenatore e dirigenti… Tutti mediocri! Per utopia, sono convinto che se in campo ci fosse la primavera farebbe molto meglio.
Non esiste derby al mondo in cui vi sia una tale differenza tecnica e di questo dobbiamo solo “ringraziare” l’individuo che viene chiamato presidente…..
#CAIROVATTENE