Col Brescia arriva la salvezza

E se l’Atalanta, in un certo senso, rappresenta l’inizio della fine, c’è un’altra partita che non può non essere citata se si pensa agli snodi cruciali dell’anno. Si tratta ovviamente di quella contro il Brescia e questa volta sì per il Toro arriva la svolta decisiva. E positiva. Il girone di ritorno resta un inferno ma dopo tre sconfitte consecutive Belotti e compagni riescono a ritrovare una vittoria che profuma di salvezza. E lo fanno in rimonta con Verdi, Belotti e Zaza che rispondono all’iniziale vantaggio di Torregrossa. Finalmente un po’ di quell’orgoglio di cui aveva parlato Belotti mesi prima: tre punti guadagnati e la permanenza in Serie A non è più un miraggio.

Inizia l’era Giampaolo

Dopo la salvezza il Toro riparte con un nuovo allenatore. Longo lascia, alla fine del suo contratto, Cairo e Vagnati scelgono Marco Giampaolo. Il 7 agosto viene ufficializzato l’ingaggio del tecnico, che dopo aver rescisso col Milan firma con i granata. La campagna acquisti viene impostata per il suo 4-3-1-2 ma in realtà non arriverà mai un trequartista titolare né un regista. E così ben presto anche un integralista come lui si troverà costretto a virare sul “vecchio” 3-5-2.

Torino, 16° in campionato: è il punto più basso?

Anzi, diventa realtà concreta anche se il Toro non si può di certo dire soddisfatto. Dopo quella contro il Brescia, arriverà soltanto un’altra vittoria altrettanto importante contro il Genoa. Per il resto, i granata riusciranno a ottenere soltanto 3 pareggi e altrettante sconfitte che costringeranno Belotti e compagni a chiudere il campionato a quota 40 punti, al 16° posto. Il punto più basso, si potrebbe pensare. E invece no: i granata non riescono comunque a scacciare i fantasmi di quella stagione, Longo lascia il posto a Giampaolo ma nella nuova Serie A la musica non cambia tanto che alla pausa natalizia il Torino ci arriva come ultimo in classifica a quota 8 punti.

La contestazione al Filadelfia

E, come normale che sia, i tifosi cominciano a farsi sentire. Troppe le sconfitte subite, troppi (23 in totale) i punti lasciati per strada partendo da situazioni di vantaggio, una sola vittoria all’attivo. Tante parole, ma pochi fatti e al Filadelfia scoppia la contestazione. Era l’8 dicembre, tre giorni dopo il derby perso contro la Juventus, e i tifosi si accalcano davanti all’ingresso secondario del Filadelfia. Quello da cui entrano ed escono i giocatori, attesi dagli ultras per un confronto faccia a faccia. E tra cori e richieste di tirare fuori gli attributi la squadra, insieme alla dirigenza (Moretti e Vagnati in pole position) e allo staff tecnico, non si sottrae a quel confronto. I tifosi chiedono rispetto per la maglia, una reazione che ribalti una situazione sempre più preoccupante. In Serie B non ci vogliono andare.

Filadelfia confronto
Filadelfia confronto

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ultimo aggiornamento: 31-12-2020


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Filippo Bull
3 anni fa

Un’altro record x il Presinientissimo🤣🤣🤣. Intanto le altre si rinforzano, Nainggolan al Cagliari,Piatek al Genoa,alla Cairese nomi,nomi,nomi,nomi,nomi,nomi,nomi……………

Charlie66
3 anni fa
Reply to  Filippo Bull

Per piatek preziosi si è accorto che ha l’ingaggio troppo alto… 😂

bertin
3 anni fa

Del contenuto dell’articolo mi interessa poco, anno terribile del torino. Credo complessivamente a mia memoria il peggiore in assoluto (e comprendo anche gli anni in b consecutivi, si vinceva di più almeno).
Chissene. Il 2021 sarà migliore.
Forza e coraggio, auguri a tutti !

urto (andrea)
3 anni fa

un altro anno di emme di una lunga serie….

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