In pole c’è proprio Mazzarri, ma il Torino dovrebbe cambiare modulo. Più indietro le candidature di Guidolin, Sousa e Cosmi. Suggestione Reja

Non sono molti gli allenatori in questo momento in attesa di un’occasione. Allenatori, si intende, con un curriculum in grado di poter rilanciare il Torino nella rincorsa all’Europa League. Posto che per ora Mihajlovic siederà sulla panchina granata, almeno fino alla partita contro il Cagliari, è tutt’altro che sereno l’orizzonte che si presenta davanti all’allenatore serbo. Molte cose, di recente, non hanno funzionato: dagli scivoloni davanti ai media, a questioni di campo, che non stanno certamente aiutando a tenere salda la posizione del tecnico serbo. Di qui, le prime valutazioni in società: chi prendere, in caso di esonero? È evidente che il Torino non possa arrivare a domenica, prima di sentire qualcuno. Qualcosa, infatti, già si è mosso, ma Cairo per ora morde il freno, per capire bene come quale decisione prendere. La fretta è cattiva consigliera, ma trovare un sostituto di Mihajlovic potrebbe non essere cosa semplice. Tra i principali candidati, di cui il presidente del Toro ha molta stima, c’è Walter Mazzarri, già in passato accostato al Toro, per il post Ventura. Il tecnico, però, è noto per preferire la difesa a tre: ora, di centrali la squadra granata ne ha a iosa, ma il cambiamento potrebbe essere brusco. Ma comunque sopportabile.

Per questo motivo, l’ex allenatore di Napoli e Inter potrebbe effettivamente accasarsi in Piemonte. È sicuramente in pole per sedere sulla panchina del Torino in caso di esonero di Mihajlovic, ma non è l’unico candidato. Ci sono anche Paulo Sousa, ex Fiorentina (ed ex Juventus) e Serse Cosmi, altro tecnico fortemente caratteriale che proprio quest’estate è venuto ad assistere al lavoro dei granata in quel di Bormio. Più lontana invece la posizione di Guidolin, allenatore caratterialmente molto diverso da Mihajlovic o Cosmi, che, secondo il Toro, potrebbe forse faticare a trovare immediatamente una quadra, in una situazione ambientalmente complicata.

Poi, una suggestione, vagliata ma per ora tenuta in secondo piano: il ritorno di Edoardo Reja, già allenatore del Toro nel ’97-’98. L’ultima esperienza del tecnico di Gorizia è stata nell’Atalanta, due stagioni fa. È in cerca di una panchina, misurarsi nuovamente con la piazza granata gli piacerebbe molto. Ma per ora, il nome non sta scaldando molto. Il Torino, insomma, valuta le alternative. Aspettando di vedere una pronta reazione di Mihajlovic e del suo gruppo. Sperando che la partita contro il Cagliari non diventi la classica partita di troppo.