Commozione, ieri, alla lettura dei nomi della lapide: Belotti fa un altro passo avanti nel suo percorso nel Torino. Le responsabilitĂ sulla squadra vanno oltre il semplice gol
Nella settimana cominciata con qualche bacchettata per l’eccessivo egoismo dovuto alla ricerca spasmodica del gol, per il primato di cannoniere in Serie A, Andrea Belotti risponde a modo suo. E che modo. Il Gallo, d’altra parte, è persona semplice, pulita, cristallina: e nella maniera tutta sua, la migliore possibile, ha voluto onorare ieri il Grande Torino. Solo una foto e una rapida scritta sui social network, senza aggiungere altro: non c’era bisogno di parlare di emozioni, di onore. Questi sono scontati, e si dimostrano coi fatti. Come quando ci si ritrova, davanti a oltre duemila persone, a scandire ad alta voce il nome dei “Campioni d’Italia“, e di tutti i protagonisti di quella vicenda che ha segnato per sempre il mondo dello sport, e del calcio soprattutto italiano.
Belotti, insomma, dopo ieri è ancora piĂą leader. Si è caricato anche di questa responsabilitĂ , lui che capitano lo è diventato soltanto a stagione in corso, dopo che la fascia ha avuto tre indossatori diversi, nel giro di pochi mesi. Lui, però, è leader. Non solo a livello di spogliatoio, ma anche in campo. E, a questo punto, anche a Superga. Un bel modo, questo, per rispondere a chi lo accusava di trovo egoismo, di pensare solo a se stesso. E a due giorni dal derby, questo fatto può davvero incidere, e non poco. Belotti, ora, può dimostrare di essere veramente superiore a tutto, di anteporre, senza dubbio alcuno, il bene della squadra alla sua – tutt’altro che effimera – gloria personale. Quella di domani non sarĂ una partita come le altre: toccherĂ a lui, soprattutto a lui, aiutare il Toro a centrare l’impresa.
Al mercato, poi, si penserĂ . Adesso c’è il campo, ieri c’era Superga: emozioni uniche all’interno di una stagione da incorniciare. E che i tifosi del Torino vorrebbero veder replicata il piĂą a lungo possibile.
Leggere i nomi a Superga E’ UN ONORE, NON potrĂ e non dovrĂ mai essere un incentivo!!!!!!!
è un partente , purtroppo !!
Lo stiamo pompando un po troppo, vorrei dargli un po di respiro, l’ultimo mese per lui e’ stato pazzesco in fatto di interviste, rotocalchi, offerte di ingaggi stratosferici. Vorrei tanto si fermasse ancora un anno almeno. Darci il tempo di sostituirlo oltretutto, perche’ sappiamo bene che Cairo non comprera’ il… Leggi il resto »