Andrea Belotti è tornato al gol su calcio di rigore dopo un anno e mezzo: la scorsa stagione due errori su due tentativi. L’ultimo segnato nell’aprile 2017
Non era facile, per Andrea Belotti, presentarsi sul dischetto di fronte ad Ospina. Non era facile perché sulle spalle il Gallo portava il fardello dell’ultima speranza: il gol avrebbe raddrizzato la sfida contro il Napoli, dopo un primo tempo drammatico, l’errore avrebbe mandato il suo Torino all’inferno, con tutta una ripresa ancora da giocare. Il Gallo, però, non ha tremato: passi brevi, poi via via più allungati e destro preciso a spiazzare il portiere. Trasformazione magistrale. E’ stata l’illusione del nuovo vigore, propagatasi come un’onda anche sugli spalti. Di lì a poco, però, arriverà il gol di Insigne, originato da una topica di Izzo, a falciare ogni residua speranza e a colorare definitivamente di azzurro l’affresco del match.
Belotti, contro il Napoli stop al digiuno dei rigori
Il quinto gol in sette gare dal 1′ contro il Napoli – per quanto ininfluente ai fini del risultato – serve a Belotti tanto per ritoccare verso l’alto il bottino di reti in Serie A (è a quota due, adesso) quanto, soprattutto, per ricostruire il feeling perduto con i calci di rigore: era da un anno e mezzo che il bomber di Calcinate non esultava da penalty, da Torino-Crotone del 15 aprile 2017.
La scorsa stagione, i tiri dal dischetto avevano ben descritto il personalissimo dramma del capitano granata: zero trasformazioni su due tentativi. E quanto avevano pesato i suoi errori. Dapprima era arrivato quello contro il Chievo: la parata di Sorrentino aveva vanificato le prove di sorpasso granata, dopo l’1-1 firmato Baselli. Poi, con Mazzarri in panchina, quello contro il Milan, l’ultimo in ordine di tempo. L’occasione era giunta a pochi minuti dal fischio d’avvio, quando il giocatore aveva colpito la traversa e poco dopo Bonaventura aveva completato la beffa, portando avanti i rossoneri (finirà 1-1).
Belotti rigorista del Torino: iniziò tutto in un derby
E dire che l’avventura del Gallo rigorista, in granata, era iniziata col botto. In un derby, peraltro. Il suo gol dal dischetto, nell’ultima stagione di Ventura, mise fine all’imbattibilità record di Gigi Buffon. Da lì in poi, in quella stagione, non fallì mai: in rete contro Inter, Bologna e Roma, sempre con la stessa, caratteristica, rincorsa sincopata, per aspettare fino all’ultimo un movimento dell’estremo difensore avversario, anche impercettibile.
Non ci cascò Donnarumma, però, che alla prima giornata del campionato successivo respinse la sua conclusione scatenando, nella testa di Belotti, un blocco. Arrivarono altri due errori quell’anno – contro Bologna e Fiorentina -, per un bilancio finale che si assestò su numeri poco felici: tre errori su cinque.
Belotti, la nota lieta di Torino-Napoli: il Gallo non si arrende mai
Chissà se quello siglato ad Ospina è stato il rigore della svolta. Di certo è stata l’unica cosa da salvare in un pomeriggio da incubo, seguendo le parole del Gallo nel dopogara: “Ho fatto gol su rigore e sono sollevato: ne ho sbagliati alcuni in passato ma capita”. Già, capita. Soprattutto se a mancare sono sicurezza e tranquillità. Quelle che il Gallo spera di aver riacquistato in questa stagione.
Certo, servirà “lavorare, lavorare e lavorare” ancora, ma il suo avvio ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti, compreso lo stesso numero 9. Anche nel deserto granata visto al “Grande Torino” Belotti ha trovato modo di stupire, tentando in tutti i modi di recuperare l’irrecuperabile. Con la grinta, sì, ma anche con giocate degne dei giorni migliori. Un esempio e un baluardo, come i grandi campioni.
ci ha messo cuore e faccia dopo la sconfitta
Al contrario di te.