I Top e Flop di Torino-Lecce 1-2 / Il Toro perde di misura e manca l’aggancio alla vetta della Serie A: strepitosi i tifosi, difesa da dimenticare
Siamo alle solite: quando il Toro deve fare quel benedetto “salto di qualitĂ ” alla squadra di Mazzarri arriva il cosiddetto braccino del tennista che impone nella testa dei giocatori granata un vero e proprio stop che manda alle ortiche quanto di buono fatto vedere in precedenza. Dopo la gara del Tardini di Parma contro l’Atalanta, il Toro visto contro il Lecce di ritorno dalla sosta di campionato sembrava la formazione B: come ha detto Mazzarri “i fratelli dei giocatori visti a Parma”. In una serataccia così si conferma la coppia in avanti Zaza-Belotti, unica luce nel buio confuso del Torino visto in campo lunedì sera di fronte ad un pubblico e una tifoseria da elogiare visti i numeri, 21 mila, e visto il giorno: lunedì sera.
Torino-Lecce 1-2: i Top
Confermata la coppia Zaza-Belotti: Non è stata una gran serata per il Toro e piĂą in particolare per Berenguer, il primo tempo del basco in attacco è stato semplicemente impalpabile e vuoto di iniziativa e offensivitĂ col Gallo Belotti che ha cercato di sopperire a queste mancanze. Con l’ingresso in campo di Zaza l’inerzia offensiva è cambiata e si sono rivisti barlumi di positivitĂ in avanti ed è la riconferma del duo e dell’intesa Zaza-Belotti.
Tifosi da applausi: In un lunedì sera, terminato nel peggiore dei modi per il Toro e per Mazzarri, un applauso e le pronte scuse del mister toscano sono andate ai tifosi presenti sugli spalti del Grande Torino. 21 mila spettatori per una partita che almeno sulla carta vedeva avantaggiati i granata contro il Lecce neo promosso in A e che ancora non aveva fatto punti.
Torino-Lecce 1-2: i Flop
Difesa colabrodo: Non ci siamo, la retroguardia di Mazzarri non riesce ad ingranare in queste prime giornate di campionato: sempre almeno un gol subito contro Sassuolo, Atalanta e Lecce. Il caso Nkoulou non ha aiutato, ma dopo le scuse ufficiali e il chiarimento con squadra, società e mister è sicuramente necessario farlo ritornare ed al più presto.
Cambi fatti troppo tardi: Un altro fattore che ha sicuramente inciso negativamente sono stati i cambi effettuati da Mazzarri con troppo ritardo, a cominciare da Zaza al posto di Berenguer che poi come si è visto ha fatto cambiare positivamente l’atteggiamento dell’attacco. L’ingresso in campo di Verdi e Laxalt fatto in maniera quasi frettolosa e per cercare di coprire una falla che ormai era troppo grande da poter riparare.
Atteggiamento arrendevole: Come ha detto bene ieri sera nel post partita il giocatore del Lecce Diego Farias: “Segnare per primi fa giocare con maggiore tranquillitĂ ”. Questa però non è una giustificazione al Torino, incapace di invertire rotta e inerzia e ribaltare la gara. In campo gli undici sono sembrati spesso indecisi, arrendeisti, senza una visione chiara del gioco da fare: undici pedine impazzite in un rettangolo verde che giocavano ognuna per se.
la realtà è che questo torello gioca quasi sempre così, cioĂ© in modo inguardabile…
e senza N’kulou (e Moretti) ora pure la difesa fa pena…
servirebbe gente di talento a centrocampo (uno lo avevamo persino) ma noi ricerchiamo plusvalenze, mica di fare una squadra con qualche senso logico…
sto rimpiangendo spacobotilia e mr. tic-toc !!!!!!
Molto meglio Sinisa, senza dubbio…..
il punto critico è uno solo : l’allenatore !!!
Ce n’è un altro: il Presidente !!!