Una sola vittoria in quattro gare, ma si allunga ad undici la striscia con un solo successo considerato la scorsa stagione
Un altro stop per il Torino, che non vince ormai da tre giornate. Se nelle prime due partite contro Roma e Lazio era difficile chiedere di più, quello contro il Verona può essere considerato un vero e proprio passo falso, considerata l’importanza del match. E i granata, invece, non sono riusciti a ottenere i tre punti, dando continuità alla striscia di risultati messi a referto davanti ai propri tifosi. Lo Stadio Olimpico Grande Torino, infatti, rappresenta una medaglia a due facce per la squadra di Juric. Da un lato Zapata e compagni sono ancora imbattuti nelle gare giocate in casa, mentre dall’altro fanno molta fatica a vincere e, soprattutto, a segnare. Quattro partite, una sola vittoria: quella col Genoa resta anche l’unica in 11 gare, se consideriamo anche una parte delle sfide della stagione scorsa.
Troppa pressione davanti ai tifosi?
Dando uno sguardo ai risultati ottenuti fin qui in casa riecheggiano i temi evidenziati soprattutto nella scorsa stagione, quando il Grande Torino veniva visto come uno stadio prettamente ostico ai granata, che quasi sentivano la pressione dei tifosi. Non si può dire propriamente la stessa cosa dopo questo inizio, ma la sensazione è che comunque i giocatori facciano molta fatica a giocare bene quando si trovano tra le mura amiche. Le prove contro Cagliari, Genoa, Roma e Verona lo dimostrano, e il gol allo scadere di Radonjic contro il Grifone è soltanto l’eccezione di una regola che ormai sembra scritti sui muri all’entrata: “Il Torino, qui, non può vincere e giocare bene”. Una sorta di tabù che nelle prossime giornata Juric e i suoi dovranno cercare di sfatare, anche per evitare che i fischi prodotti dai tifosi al fischio finale della sfida di ieri aumentino a dismisura.