Alla prima partita da titolare in maglia granata, contro il Verona Brandon Soppy si è finalmente messo in mostra
Occasione sprecata per il Torino, che non riesce a risalire la classifica e rimane bloccato nel gruppone di mezzo. Contro un Verona reduce da un periodo non proprio positivo, i granata di Juric non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0, venendo anche graziati più di una volta. Un risultato che fa tornare con i piedi per terra, soprattutto in vista del derby di sabato pomeriggio. Non solo note negative, però, perché tra i giocatori visti oggi in campo diversi sono riusciti a contraddistinguersi. E tra questi anche Brandon Soppy, arrivato in estate dall’Atalanta insieme a Zapata e che ancora non era riuscito a elevarsi nella foltezza degli esterni a tutta fascia presenti in rosa. Il francese è stato preferito per l’occasione a Bellanova, apparso non al meglio della condizione già nella gara contro la Lazio, non facendo rimpiangere affatto l’ex Inter.
Soppy, un titolare in più per la fascia
Il terzino ex Atalanta e Udinese ha dimostrato di esser maturato sotto il punto di vista difensivo e di aver confermato i margini di crescita sotto il lato offensivo. Arrivato in Piemonte, infatti, Juric gli ha voluto dare il tempo di crescere per lo più in fase di non possesso, per evitare di rimanere in inferiorità e in difficoltà quando la palla sarebbe stata tra i piedi degli avversari. E al classe 2000, questa attesa associata a un lavoro di attenzione, non può che aver fatto bene. La partita di oggi lo dimostra. Soppy, infatti, è stato più presente in fase di copertura che in quella di avanzamento, bloccando molto spesso le offensive della squadra di Baroni. 6 palloni recuperati rappresenta un dato tutt’altro che banale, soprattutto considerando i limiti che presentava una volta arrivato a Torino gli ultimi giorni d’estate. In questo modo, e con questo Soppy, Juric può allora vantare una batteria di esterni di tutto rispetto e senza titolari fissi. Può sembrare un fattore negativo ma non lo è. In questo modo, infatti, tutti lotteranno per il posto e daranno il massimo in campo.