Tornato al Grande Torino con il Frosinone, Seck è stato accolto dai fischi dei tifosi granata: il suo futuro passa anche da questo
In un Torino-Frosinone povero di elementi positivi degni di nota, a prendersi la scena al minuto 78 è stato Demba Seck. Il senegalese, in prestito proprio ai ciociari, è partito dalla panchina subentrando proprio nel secondo tempo, ma l’accoglienza non è stata delle migliori. Il modo in cui l’attaccante sarebbe tornato in Piemonte era uno dei punti di domanda principali della vigilia. Il classe 2001, infatti, non si è lasciato molto bene con la tifoseria dopo le vicende extracampo e il risultato sono stati i tanti fischi per lui durante l’ingresso in campo, e un’accoglienza dunque spietata.
Non solo lo scarso rendimento
Un’atmosfera che forse nemmeno il calciatore ex Spal si sarebbe aspettato. Al di là dei 0 gol e assist messi a referto nella sua esperienza al Toro, infatti, Seck non è mai andato fuori le righe anche quando non giocava. A rendere aspro il rapporto con i tifosi, però, sono state le questioni legate alla sua vita privata, e in particolare all’accusa di stupro e alle indagini ancora in corso. Una relazione che appare ormai fuori controllo, e che può anche determinare il futuro del senegalese.
Addio quasi certo
Il prestito al Frosinone scadrà il prossimo 30 giugno e Seck farà ritorno in Piemonte. Difficile rimanga al Filadelfia anche dopo l’estate, anche semplicemente per motivi calcistici. I tifosi non lo vogliono più in squadra, e questo è un dato di fatto, ma al di là di questo il 23enne non ha mai convinto in maglia granata. Con il contratto in scadenza nel 2025, inoltre, è assai improbabile immaginare un rinnovo di contratto, e quindi quasi certamente le strade del giocatore e del club si divideranno. Prima però va trovata una squadra che sia attratta da lui, e a giudicare le ultime stagioni non è molto facile.
ottimo per tentare (fintamente) di fare le nozze coi fichi seck, da vent’anni la specialità della bocciofila cairota
Non è un giocatore di serie A
Bene!! Il prossimo anno abbiamo un fenomeno in più in panchina