Il difensore è fuori dallo scorso ottobre. Ha quasi recuperato, ma non è schierabile. Lui stesso vuole indossare ancora il granata

Una prima stagione da faro della difesa di Juric, dopo l’esperienza in patria all’Ajax. Perr Schuurs in pochi mesi è riuscito a catalizzare su di sé l’affetto da parte del popolo granata, da lui stesso ricambiato, come affermato in un’intervista alla Lega Serie A. Torino è il suo posto, i tifosi del Toro la sua gente. Tutto idilliaco e meraviglioso, così almeno fino al 21 ottobre scorso, quando Schuurs come un fulmine a ciel sereno si è ritrovato violentemente costretto a spostarsi dal campo alla tribuna. Una postazione da cui assisterà alle gesta dei compagni da qui fino a fine stagione, a meno di notizie che avranno a che fare col miracoloso.

Schuurs fuori da ottobre, ma la difesa funziona

Un’ottima prima annata di Schuurs a difesa dei colori granata e, a scanso di retorica, di Vanja Milinkovic-Savic. 33 presenze e un gol in Coppa Italia che hanno acceso l’interesse oltre i confini italici, nel panorama internazionale, suggestionato da questo difensore alto 1.90m dall’ottime abilità difensive come offensive nelle uscite palla al piede e nei colpi di testa. Il connazionale Erik ten Hag, che già lo ha allevato ad Amsterdam, sembrava vicino a riaccoglierlo. Questa volta in Premier League, al Manchester United. Schuurs invece è rimasto, come a voler certificare il suo strapotere in Serie A: il campionato-laboratorio dei difensori per antonomasia. Grande entusiasmo in vista della nuova stagione. Gli sono bastate appena due giornate per trovare il suo primo gol (anche se inutile) in Serie A nel k.o. di San Siro col Milan. Juric lo ha poi sempre schierato per novanta minuti, prima di quella serata maledetta che l’ha visto uscire al 51’ in lacrime, in barella, tra l’altro contro l’Inter. La diagnosi di rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro come spada di Damocle sulla sua stagione e potenzialmente su quella del Torino. Merito di Juric se la squadra è riuscita a far finta di nulla, costruendo una fase difensiva meno efficace soltanto di Inter, Juventus e Bologna e motivo per cui i granata possono quanto meno sperare nell’Interrail.

L’Europa sarebbe un ulteriore motivo per restare

 “Sto sempre meglio. Sto bene, il ginocchio va sempre meglio. E’ stata lunga”, ha dichiarato qualche giorno fa Schuurs in merito alle sue condizioni. Il difensore olandese inizia a vedere la fine del proprio calvario ma per tornare a giocare una partita ufficiale dovrà probabilmente attendere la prossima stagione. Non è infatti il caso di rischiare. La difesa funziona e non c’è bisogno di creare ulteriori complicazioni per la smania di vederlo nuovamente con addosso il numero tre. Sarebbe più naturale riaprire il capitolo Schuurs dalla preparazione estiva, che il difensore vorrebbe svolgere da giocatore del Torino. “Se resterò al Torino a fine stagione? Spero proprio di sì” e non è il solo a sperarlo, ma tutto l’ambiente. Tocca ai compagni ora dargli un ulteriore motivo per indossare ancora il granata, magari con la patch della Conference League appiccicata alla manica.

Perr Schuurs of Torino FC gestures at the end of the Serie A football match between Torino FC and AS Roma.

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ultimo aggiornamento: 22-03-2024