L’attaccante paraguaiano non ha fin qui convinto Vanoli, che lo ha mandato in campo in sole due partite su quattro giocate
Il pareggio contro il Lecce è ormai il passato, un passato che fa comunque male. Il Torino, che ha perso l’occasione di portarsi in vetta alla classifica di Serie A, deve ora già pensare alla sfida di Verona, che non si può sbagliare. Si preannunciano diversi cambi di formazione per Vanoli, a partire da una difesa in emergenza. L’unico reparto che non dovrebbe subire modifiche è invece l’attacco. Il tecnico varesino ha ormai trovato in Adams e Zapata – che non hanno comunque fatto bene nell’ultimo turno – la coppia perfetta, che difficilmente può essere sciolta a meno di problemi fisici. E Sanabria? Il paraguaiano è rimasto in panchina per tutta la partita contro il Lecce, e la stessa cosa era già accaduta alla 2ª giornata. La sua gestione è già un caso.
Sanabria rimandato da Vanoli
Già nella scorsa stagione, che sarebbe dovuta essere quella dell’exploit dopo i 12 gol del 2022/2023, il numero 9 granata è entrato in una fase calante. Juric gli ha sempre dato fiducia, venendo ripagato però da soli 5 gol e da tantissime bocciature. Anche per questo la sua permanenza durante quest’estate è sempre stata in bilico, ma alla fine lui e il club di comune accordo hanno deciso di proseguire insieme, ma con una differenza: niente più posto assicurato. L’arrivo di Ché Adams ha infatti fatto scendere il paraguaiano nelle gerarchie, rendendolo non solo un rincalzo, ma anche un giocatore non sicuro di fare minuti a ogni partita. E questo lo si è visto contro Atalanta e Lecce, quando il tecnico ha preferito far entrare Karamoh al suo posto. Evidentemente non è scattata la scintilla tra il classe ’96 e Vanoli, con quest’ultimo che ha comunque dimostrato di non aver problemi a fare scelte drastiche. Sanabria dovrà dunque lavorare duramente in ogni allenamento per convincere il mister a dargli spazio: non ci sono più regali.