Schierato nuovamente da titolare, contro il Lecce Tonny Sanabria è tornato a mostrare quelle che sono le sue qualità
Accerchiato da un’emergenza in tutti i reparti, Juric ha deciso di uscire dalla sua comfort zone e abbandonare il suo classico 3-4-2-1, per affidarsi a una formazione più folta a centrocampo e presente all’interno dell’area di rigore, con due punte. Un nuovo sistema di gioco che, per quanto visto in Salento, sembra aver favorito anche Tonny Sanabria, che nelle prime apparizioni stagionali sembrava la brutta copia dell’attaccante che nella scorsa annata ha raggiunto il proprio record di gol.
Sanabria, non solo un attaccante
Il paraguaiano, infatti, si è trovato molto bene in campo, inizialmente con Pellegri e in seguito con Zapata. Il classe ’96 ha dimostrato di avere i numeri di una punta ma di non essere un vero e proprio numero 9, ed è bastato mettergli affianco un compagno di reparto per evidenziare le sue vere qualità. L’ex Betis e Genoa, infatti, è uno che solitamente, in fase di non possesso, ama tornare ad aiutare i compagni.
I numeri di Sanabria a Lecce
Ma mentre questo non era del tutto fattibile quando era costretto a fare reparto da solo, con un giocatore accanto a coprire la sua posizione il 27enne ha potuto farlo, come dimostrato dai 4 palloni recuperati contro i giallorossi. Inoltre, non trovandosi da solo all’interno dell’area di rigore, l’attaccante non ha più avuto tutte le attenzioni dei difensori avversari su di sé, permettendosi di essere più libero. Insomma, il cambio di modulo sembra aver giovato alla squadra che ha ritrovato la vittoria ma, in primis, anche a Tonny Sanabria.
quindi la sua qualità è quella di recuperare palloni…oook
A mio avviso, ovviamente se stanno bene e hanno la testa giusta, Sanabria e Zapata sempre in campo.
Tonny a Lecce ha fatto una partita di altissimo livello, anche in fase difensiva. Gli è mancato solo il gol.