Dopo 4 mesi, il Toro ha ritrovato un altro gol dalla panchina: gli ultimi a segnare da subentrati erano stati Radonjic e Vlasic
Pareggio nel segno di Milinkovic-Savic e di Sanabria. Il Torino ha strappato un 1-1 al Napoli al Maradona, nonostante un secondo tempo passato per molto tempo sotto pressione. A ristabilire la parità, subito dopo la rete del vantaggio di un Kvaratskhelia in stato di grazia, ci ha pensato Antonio Sanabria. Il paraguaiano, non al meglio nelle ultime uscite, è partito in panchina per far spazio a Pellegri, che non ha però inciso. Per questo motivo Paro – su indicazione di Juric – ha tolto l’attaccante scuola Genoa non appena i padroni di casa hanno segnato, avendo ragione. Sono bastati infatti 88 secondi al numero 9 per timbrare il cartellino con una super rovesciata, e riportare il risultato in parità.
I cambi tornano a incidere
L’attaccante spezza così una maledizione vera e propria di questa stagione. Sin qui infatti erano stati solamente due i gol di giocatori subentrati dalla panchina, di cui uno può dirsi da considerare a metà. Il primo è stato quello di Radonjic contro il Genoa, arrivato negli istanti finali del match e valso l’1-0. L’altro era invece quello di Vlasic nella sfida d’andata contro il Sassuolo. Il croato era però in quel caso subentrato al 9′ del primo tempo, e seppur vada inserito all’interno di questo dato la sua rete non può essere considerata come una di quelle dei sostituti che svoltano la partita in un momento di difficoltà.
C’è bisogno di altre reti
3, comunque, è un numero troppo piccolo comparato alle 28 partite stagionali giocate. Il Torino, che è una squadra che corre molto e che tende a perdere lucidità nei minuti finali di partita, ha bisogno di giocatori che entrino in campo dalla panchina e facciano la differenza, ma fin ora questo si è visto in pochissime occasioni. Per questo motivo, da qui a fine stagione, Juric può aspettarsi uno sforzo maggiore in questo senso da Okereke, Pellegri, l’oggetto misterioso Kabic e non solo.