Il centravanti di proprietà della Roma è rientrato in gruppo e ha mostrato buoni spunti in allenamento: a Crotone potrebbe arrivare un’occasione
Tra azzardo e necessità, Mihajlovic pensa alla sorpresa (che sorpresa, poi, non è) in vista della trasferta di Crotone. L’organico granata, sulla carta, alla voce “prima riserva di Belotti” propone un unico nome, quello di Sadiq Umar. E dopo tanti scervellamenti sul possibile sostituto del Gallo dopo l’infortunio al ginocchio patito contro il Verona, ecco che la soluzione potrebbe proprio essere quella più scontata. Nulla di ancora deciso, certo. Boyé e Niang sono ancora in lizza per un posto al centro dell’attacco e si giocheranno fino in fondo la loro candidatura. Ma dopo la seduta di ieri qualche indicazione è emersa. Il centravanti di proprietà della Roma è stato provato sempre al centro dell’attacco, con Niang al suo fianco come esterno di sinistra. Di stravolgimenti non se ne sono visti al Filadelfia: il senegalese ex Milan e Boyé non si sono mossi dalla fascia.
“Potrei metterlo dentro senza problemi, è migliorato tantissimo”, aveva rassicurato il tecnico granata qualche settimana fa. E, nell’allenamento di ieri, Sadiq lo ha dimostrato più di altre volte. Maggiore convinzione e una personalità che, poco a poco, sta uscendo fuori. Di pari passo, naturalmente, sta crescendo anche la fiducia del gruppo, come dimostrato dai costanti incitamenti dei compagni e di tutto lo staff tecnico. Le zero presenze collezionate finora non sembrano essere un freno, se mai uno stimolo per il classe 1997: perché adesso l’occasione può arrivare davvero, farsela sfuggire sarebbe un delitto.
Nel mirino, ovviamente, c’è il Crotone. Gara di vitale importanza per il Torino acefalo del post Belotti che ha bisogno di un nuovo riferimento là davanti per risollevarsi dopo due gare deludenti. Sadiq si propone, forte anche dei precedenti: contro i calabresi, nella stagione 2015-2016, il nigeriano siglò una tripletta nel campionato Primavera. Solo un auspicio favorevole, nulla più. Per guadagnarsi il posto servirà ben altro, ma non si può certo dire che, ad oggi, sia quello più indietro nelle idee di Mihajlovic.