Ricardo Rodriguez assoluto protagonista contro il Milan: gol e assist in una partita che si meritava per salutare i tifosi
Nella vittoria di ieri sera del Torino, c’è un giocatore che si meritava di vivere una partita così: Ricardo Rodriguez. Per lui gol e assist in una partita da ricordare. Molto probabilmente, è stata la sua ultima partita in casa con la maglia del Toro. Da capitano si è tolto un enorme soddisfazione, proprio contro il suo ex Milan che tanto lo ha criticato. In 4 anni al Toro non aveva mai trovato il gol, gol che è arrivato in una partita ricca di emozioni e significato per lui. La corsa ad abbracciare Juric, il mister che lo ha trasformato, ha fatto brillare gli occhi. Quando è arrivato al Toro dal Milan, aveva faticato molto nella prima stagione con Gianpaolo e Nicola. Poi però l’allenatore di Spalato lo ha messo in difesa e non più sulla fascia: in 3 anni ha saltato pochissime partite ed è diventato capitano e titolare indiscusso. Ieri sera il calcio ha fatto il suo dovere, seguendo il suo corso e premiando lo svizzero.
Che partita del numero 13
Partita enorme del numero 13 del Toro. Nonostante abbia spesso fatto il braccetto, Juric ogni tanto lo ha messo sulla fascia. Contro il Milan infatti, ha fatto una partita da esterno vero, attaccando e difendendo. Al 26′ assist per Zapata. Super cambio di gioco di Linetty e Rodriguez, con 5 tocchi, ha servito un cioccolatino di testa per il colombiano. Poi al 46′, ha trovato un gol spettacolare. Un bolide all’incrocio da fuori area con il suo mancino. Esultanza molto vivace e meritata. Quest’anno aveva segnato a Monza, ma il gol gli era stato ingiustamente annullato. Ma con questo gol, ha salutato alla grande il suo pubblico al Grande Torino e si è ripreso tutto.
Le sue parole
A fine partita, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: “Quando sono arrivato qua, hanno parlato male di me. Sono rimasto per Juric. Con qualità ed esperienza ho aiutato la squadra”. Juric su di lui ha detto: “Ricardo è speciale perché non doveva rimanere, pian piano ci siamo conosciuti, gli ho dato tre settimane per decidere di rimanere e lui ha deciso di restare. Abbiamo fatto tre anni bellissimi insieme. Un professionista esemplare. Lo criticavo per il gol, oggi ha fatto un golazo“. Un epilogo perfetto per un professionista vero e umile.