Rincon: “Tante ammonizioni? Sì, perché gioco sempre al massimo”

Il centrocampista prima di Crotone-Torino: “Stanco per i viaggi intercontinentali? Ormai sono abituato, li faccio da un bel po’”

Tomas Rincon è tornato solamente ieri ad allenarsi agli ordini di Sinisa Mihajlovic, dopo gli impegni con il suo Venezuela nelle ultime due partite di qualificazioni al Mondiale, ma domenica allo Scida sarà regolarmente in campo per la partita del suo Torino contro il Crotone. “Sono pronto per affrontare la partita con il Crotone. Quando si torna da un volo transoceanico c’è stanchezza, tra il viaggio e le partite, ma la chiave per recuperare è dormire tanto. Io ormai sono abituato a questo tipo di viaggi, è un bel po’ che li faccio. Con il Venezuela ho fatto due belle galle, ho finalmente trovato il mio ritmo e già contro il Verona mi sentivo meglio”.

Rincon affrontare la partita contro il Crotone da diffidato. “Le tante ammonizioni prese? Mi spiace ma ci stanno, io gioco sempre al massimo. L’essere diffidato non condizione per la partita con il Crotone, una partita importantissima in cui dobbiamo riprenderci i punti che abbiamo lasciato contro il Verona in casa nostra. A Crotone la mia 100ª partita in serie A? Non lo sapevo, ma ora spero che sia un punto di partenza. La serie A è un campionato storico e qua io sono cresciuto molto”.

Rincon ha poi parlato anche della figlia Isabella, nata mentre lui si trovava in Sud America per gli impegni con la Nazionale: “Sono felice per la nascita della mia principessa, è successo nelle ore precedenti alla partita contro l’Uruguay. Purtroppo dall’Italia mi era giunta la notizia che c’erano stati alcuni problemi, potete immaginare come mi sono sentito: avevo paura per quello che stava succedendo a mia moglie dall’altra parte del mondo ma, mentre salivo sul pullman per andare allo stadio, mi è arrivata la foto di mia moglie e della bambina. In quel momento ho capito che tutto si era risolto per il meglio. Ora che sono tornato sono contendo di aver conosciuto mia figlia”.