Pietro Pellegri è da sempre uno degli enigmi del Toro: con pochi minuti giocati quest’anno, è tra i primi per falli subiti in Serie A
Con la prima sosta nazionali arrivata dopo appena tre giornate di Serie A, è già tempo di fare bilanci su quello visto fin ora in campo. Il Torino ha messo insieme 4 punti nelle 3 partite giocate fin qui, complice un inizio non troppo entusiasmante. Una rosa ancora non al meglio della condizione, soprattutto in attacco, ma che può sfruttare questa pausa per alimentare l’intesa e per crescere dal punto di vista fisico. Proprio quello dell’attacco è un tema particolare, dato che tra amichevoli, Coppa Italia e Serie A il tabellino segna 0 gol per Sanabria, Pellegri e Zapata (pur con una sola partita giocata). Ognuno di questi giocatori ha sicuramente delle caratteristiche positive, ma non è ancora riuscito a ingranare per un motivo o per un altro. Il primo, dopo aver sprecato alcune occasioni nelle prime gare, ha subìto un infortunio che lo terrà lontano dai campi per almeno altre due settimane; il colombiano ha segnato con l’Atalanta e deve ancora adattarsi al meglio agli schemi di Juric, mentre Pellegri deve trovare l’integrità fisica. Proprio quest’ultimo però, pur avendo giocato poco – 117 minuti – ha contribuito tantissimo a creare soluzioni offensive per Juric.
La statistica
Tiri, sponde e non solo; il Pietro Pellegri visto fin qui può essere un attaccante di belle speranze per questa stagione, infortuni permettendo. L’attaccante, inoltre, è tra i primi in classifica dell’intera Serie A per quanto riguarda la voce “falli subiti“. 7 calci di punizione presi, e settimo posto in questa classifica particolare, che assume un valore molto più importante se si pensa come sia tra quelli con il minor minutaggio messo a referto. Una statistica che dunque può far riflettere Juric, che molto spesso utilizza l’ex Genoa negli ultimi minuti di partita. In situazioni di vantaggio, infatti, l’attaccante può essere un buon mezzo per tenere palla vicino la bandierina o anche a ridosso dell’area avversaria e cercare qualche punizione; in situazione sfavorevole, invece, dando la palla al numero 11 si può sperare di ottenere un calcio piazzato non troppo lontano dalla porta. Dote riscoperta, dunque, con Pellegri che può risultare un uomo in più in questa stagione.