Da quando il Toro gioca con 2 centrocampisti, la sostanza di Acquah è divenuta una risorsa fondamentale: senza di lui è emersa una grave carenza di fisicità
Per Afriyie Acquah il meglio di questa stagione sta venendo alla luce in questo ultimo frangente di campionato, più precisamente da quando il tecnico Mihajlovic ha escogitato il nuovo sistema di gioco, che prevede l’utilizzo di soli 2 centrocampisti centrali. Constatata l’inadeguatezza di una coppia “leggera”, come può essere quella composta da Valdifiori-Baselli, l’allenatore serbo ha dovuto elaborare una soluzione che permettesse alla squadra di utilizzare i suoi migliori giocatori offensivi, senza però trascurare troppo gli equilibri difensivi. Ecco che per il ghanese si sono d’un tratto aperte le porte della titolarità: la forza d’urto di Acquah, infatti, è divenuta una risorsa fondamentale per tutto il reparto, oltre che una manna per i giocatori più propensi a dare il proprio meglio nella metà campo avversaria.
Non è un caso che le ultime (cocenti) delusioni scaturite in campionato per il Toro, siano originate dall’assenza dal terreno di gioco del numero 6 granata: prima l’espulsione al 12′ del secondo tempo nel derby (finito poi la beffa del gol subito negli ultimi scampoli di gara), poi la conseguente squalifica contro il Napoli nella partita in assoluto peggiore del campionato per la squadra di Mihajlovic, che può fare il paio con quella casalinga contro il Crotone, in cui il ghanese era di nuovo assente per squalifica. Proprio la pesante sconfitta in casa contro i partenopei, ha evidenziato una volta di più quanto sia importante per il centrocampo del Torino poter disporre della corsa e dell’aggressività di Acquah: senza di lui manca il giusto filtro a centrocampo, e di fronte ad avversari di caratura, il rischio è proprio quello di non riuscire a competere nella corsa e nel ritmo. Anche Baselli, con a fianco il ghanese, sembrava essere riuscito a trovare la sua giusta collocazione: con alle spalle un centrocampista di quantità, infatti, l’ex Atalanta è anche più libero di sganciarsi in scorribande offensive. Ed è la coppia formata da Baselli ed Acquah, ad essere quella su cui poter scommettere per il futuro.