Lunga intervista al difensore del Torino, Nkoulou: “Ho sposato il progetto, mi piace il mio nuovo ruolo. Razzismo in Italia? Purtroppo c’è ancora”
Il pubblico lo ama, lui non parla molto, ma quando lo fa è tutt’altro che banale. Nikolas Nkoulou è stata la rivelazione del Torino dello scorso anno, ed è rimasto, per cercare di portare il più in alto possibile la squadra. “Arrivare dall’estero in Italia non è mai facile, devi fare un sacco di sforzi per adattarti. Quando mi ha cercato il Toro sono stato subito felice di arrivare qui” dice il difensore, “sono contento che siano stati ripagati“. La sua storia nasce da una situazione molto difficile in Cameron (“per ora non ho cambiato idea sul mio rifiuto alla Nazionale. Ma amo il mio paese“), per poi diventare un leader in Francia. E ora in Italia.
Nkoulou: “Il Torino di Mazzarri? Mi piace il nuovo ruolo”
Nel Torino, Nkoulou ha conosciuto due allenatori: Mihajlovic e Mazzarri. La domanda del quotidiano La Gazzetta dello Sport, che ha intervistato il difensore, verte sul secondo: “Cosa mi piace di lui? Va oltre il momento del calcio. Ascolta davvero tutti. Se si creano confidenza e intesa, il rendimento migliora“. L’allenatore per altro gli ha cambiato il ruolo, e ci si trova molto bene: “lo avevo già applicato con Bielsa al Marsiglia, ma qui posso impararlo meglio. Mi piace molto: devi avere un’altra visione di gioco“, dice, cercando poi di eludere la domanda sugli obiettivi: “è troppo presto per porseli. Stiamo crescendo tanto, questo sì. Ma poi io considero il Toro una grande famiglia, non una squadra di calcio“.
Nkoulou e il razzismo: “In Italia purtroppo c’è”
Tra le tante domande a carattere personale, ce n’è una che colpisce, quella sui casi di razzismo in Italia. “Purtroppo sì, esiste qui” dice il difensore del Torino, “ed è un peccato che nel 2018 se ne parli e discuta ancora. Noi di colore ci consideriamo fratelli con tutti. Per qualcuno, purtroppo non è così“.
Mamma mia che mortorio ..e sto scëmo sotto vuole anche anche che sloggiamo…ho letto in totale 12 commenti e la metà sono dello scëmo che getta l’esca è nessuno abbocca…ammázzati con il gas.
Rob, entusiasmo alle stelle…. mister, squadra e Carnet Dentro che trascinano le folle. Domenica, come di consueto, più napoletani che utenti/ospiti allo stadio. Chissà come mai?
Magari se piove Carnetdentro canterà da OSPITE. “O sole mio” insieme ai napoletani.
Eh già! Soprattutto nelle ricorrenze gli viene spontaneo cantare, al menestrello.
Tra l’altro veniamo da un mercato nel quale i soliti demolitori davano tutte le figure chiave in fuga! Non in partenza, in fuga! Alla fine è partito solo la testa meno densa. Coppitelli? Resta per il progettto. Bava: fa di peggio, in una intervista dice che resta perchè c’è >Cairo… Leggi il resto »
…peggio dei peggiori bar di Caracas 🙂
Tu il peggio del peggio, giorno dopo giorno.
Se hai frequentato un motivo ci sarà…..
Quando sento dire a giocatori come Nkoulou e Sirigu (che avrebbero potuto andare a fare i titolari quasi ovunque, tolti 3 o 4 team dell’altro mondo) di aver sposato il progetto granata, ho la conferma che ci sia quantomeno l’ambizione di far bene in società. Riuscirci è un altro conto… Leggi il resto »
perfettamente allineato al tuo pensiero. Chiara la volontà della società di crescere. Chiaro l’insuccesso negli ultimi 3 anni. Che significa che si sono fatti deglli errori, ma in buona fede. cercando cioè di fare bene.
Chiara la volontà di crescere come l’acqua che sgorga da una fogna…
Chiarissimo! C’è tanta buona volontà ma poi tra pozzanghere, serbi, visigoti, campi di patate, VAR, infortuni, apprendistato, distrazione per il Robaldo, baretto al Fila, collari di metallo vario, tatuaggi che necessitano di tempo per asciugare, palloni sgonfi, palloni gonfi come Higuain che esce improvvisando, la spiata del maestro Maran, gli… Leggi il resto »