Davide Nicola ha fatto visita alla redazione dell’Eco del Chisone e ha rilasciato un’intervista sulla sua esperienza sulla panchina granata
E’ stato chiamato a gennaio per salvare un Torino senza gioco e senza grinta che si trovava in una situazione disperata, al penultimo posto in classifica con appena 13 punti raccolti in 18 partite, ha raggiunto l’obiettivo ma non è stato confermato (un po’ come accadde un anno prima a Moreno Longo). Davide Nicola ha però sperato fino all’ultimo di poter essere confermato, di vedersi rinnovare il contratto, e non nasconde il suo desiderio: “Mi sarebbe piaciuto rimanere, lo dico tranquillamente”.
Nicola: “Al Torino è stata un’avventura bellissima”
L’ormai ex tecnico del Torino ha fatto visita alla redazione dell’Eco del Chisone e proprio al giornale pinerolese ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato della sua esperienza sulla panchina granata. “Quella al Toro è stata un’avventura bellissima, abbiamo raggiunto un obiettivo tutti assieme, grazie all’impegno di ognuno. Lo sforzo principale, non mi stancherò mai di dirlo, è stato dal punto di vista tecnico-tattico. C’è poi stato anche un lavoro che riguardo le dinamiche di gruppo, le relazioni interpersonali” ha esordito Nicola.
Nicola: “Rappresentare questi colori ha avuto un significato particolare”
Nicola ha poi parlato della mancata conferma: “Cosa ho provato per il mancato rinnovo? La mia forma mentis mi porta sempre a concentrarmi su ciò che desidero raggiungere. A onor del vero, accettai un contratto che includeva una clausola del tutto particolare (il rinnovo automatico se la media punti finale fosse stata di 1,5 punti a partita), per dimostrare la validità del lavoro mio e del mio staff in una piazza importante come quella di Torino. Mi sarebbe piaciuto rimanere, lo dico tranquillamente, perché rappresentare questi colori ha avuto un significato particolare, che è andato molto al di là dell’essere semplicemente denominato allenatore del Torino. Così però non è stato, e oggi per me si apre la possibilità di effettuare altre riflessioni”.
Nicola ha fatto un miracolo. Dopo Torino-Spezia pensavo che la salvezza fosse un miraggio. Mentre Vagnati ha sbagliato tutto, dalla prima squadra alla Primavera. Nicola non c’è più, Vagnati sì. Riconoscenza e meritocrazia sono sconosciute da noi…povero Toro.
FVCG
Sempre un enorme…GRAZIE….ho sperato che restassi avendo carta bianca sul mercato,purtroppo né l’uno né l’altro…ma era chiedere troppo….
è questa società governata da uno squalo che nulla ha a che vedere con la nostra storia e tradizioni che dovrebbe vergognarsi…ti saresti soltanto fatto il sangue marcio…grazie di tutto Davide,grande cuore granata!!