Tra incontri (a Londra) e blitz (a Madrid), il Milan si muove per il futuro. Mercato aperto, attesa Uefa: niente spese folli, ma con l’accordo…
L’ultimo incontro è andato in scena a Londra, nel quartier generale dei Singer. C’erano Gordon (figlio di Paul, presidente del Fondo Elliot), l’ad Ivan Gazidis e il nuovo Chief Football Officer, Zvonimir Boban. Da casa Milan in Inghilterra, per parlare di calciomercato, ma soprattutto della situazione Uefa. I temi caldi, sul tavolo della dirigenza rossonera, che attende – come il Torino e la Roma del resto – novità da Nyon a stretto giro di posta. Tutto immobile fino a pronunciamento di Tas e Camera Giudicante? Non proprio, dal momento che quello londinese, per l’appunto, è stato solo l’ultimo meeting di una settimana calda.
Milan, calciomercato vivo. E per il Torino…
Dall’arrivo di Krunic, agli incontri con i procuratori in via Aldo Rossi – Riso (Sensi e Lovren) e Lucci (per Suso e Calabria) su tutti, ma anche Orgnoni (Cutrone) e prima Piraino (sondaggio per Diawara) – fino al blitz di Madrid andato in scena giovedì. In viaggio erano partiti Boban, Maldini e il neo ds Massara: nella missione Real tanti nomi, con Ceballos e Mayoral in prima fila.
Profili importanti, profili che costano. E qui sta il possibile segnale positivo per il Torino: in casa Milan c’è attesa per conoscere il pronunciamento dell’Uefa, ma anche un cauto ottimismo che permette di iniziare a ragionare di mercato. Perché con la possibile proroga della deadline per il pareggio di bilancio (con 30 milioni di margine) dal 2021 al 2022 – che si accompagnerebbe ad una sanzione, come l’esclusione dalle coppe – potrebbe anche arrivare maggiore libertà di azione. Almeno per questa stagione.
Tas-Uefa, attesa per la sentenza. Il Torino attende
Attenzione, però. Il Milan non sta mettendo in atto una strategia di spese senza coscienza. Tutt’altro. Gli investimenti saranno oculati e non si parteciperà a giochi al rialzo (vedasi la rinuncia a Sensi in favore dell’Inter). Gli acquisti, però, arriveranno. Nel mirino ci sono Kabak (15 milioni), Veretout (25 milioni richiesti dalla Fiorentina, duello con la Roma) e Praet (più di 20 milioni), oltre ai madrileni.
Anche in questo caso, pedine onerose dal punto di vista economico. L’ottimismo di una risoluzione positiva dell’affaire Uefa è vivo. Resta solo da capire se per il Torino si tradurrà, o meno, nel ripescaggio in Europa League.
Ma basta con sto Milan,costruiamo una bella squadra e freghiamocene di cosa fanno a casa Milan.
Quest’anno cairo ha raggiunto il top del nulla.
E’ riuscito persino a far dirottare l’attenzione dal consueto nulla del mercato dell’effeccì all’operato del Milan giorno e notte.
Tra un pò ci riporteranno persino di qualche gossip su chicco evani.
Riassumendo: il Milan che ha un bilancio sballato e che probabilmente resterà fuori dalle coppe è attivissimo sul mercato, mentre noi che con il bilancio stiamo bene e forse andremo in Europa non stiamo facendo niente… pardon, scordavo i riscatti e i controriscatti. Intanto, vista la situazione, mi candido come… Leggi il resto »