Ci sono subito i rossoneri sul cammino del nuovo allenatore granata. Calendario equilibrato, ma le ultime gare saranno in salita
Il Toro ha conosciuto da pochi minuti il suo percorso per la prossima Serie A. Un cammino irto di difficoltà, come sempre, per le squadre che si affronteranno nel tentativo di raggiungere gli obiettivi prefissati. E Sinisa Mihajlovic non vuole essere da meno. Anzi, la sfida per lui è doppia: dimostrare di saper reggere il peso del dopo Ventura e, allo stesso tempo, prendersi una rivincita dopo una stagione complicata tra le file del Milan.
Ironia della sorte, saranno i rossoneri, e a San Siro, i primi avversari dei granata, che ripartono con grande entusiasmo, voglia di stupire e conquistare l’Europa. Un inizio di fuoco, seguito però da una serie di partite alla portata, ma assolutamente da non sbagliare. È proprio questo ciò che ha particolarmente frenato il Toro lo scorso anno: le esperienze di Carpi, Chievo e altre (coincise sovente con sconfitte e prestazioni ben al di sotto della sufficienza) hanno impedito a Glik e compagni di centrare un’Europa che si voleva provare a conquistare, dopo la rincorsa fallita quasi all’ultimo dell’anno precedente.
Ora, a mente lucida e con un cambio in panchina, il corso del Toro potrà essere diverso. Ci vorrà grinta, dedizione, applicazione: tutte qualità che Mihajlovic costantemente chiede ai suoi giocatori. E se cominciare con il Milan per il tecnico avrà un sapore particolare, altrettanto interessante sarà il quartetto conclusivo. Prima, il derby (e il ritorno sarà a ridosso del 4 maggio), poi il Napoli, poi il Genoa, infine il Sassuolo. Due squadre che ambiscono ai primi posti e due che, per contro, hanno gli stessi obiettivi dei granata. Concludere così è difficile, certo, ma può essere particolarmente stimolante.
Mihajlovic questo lo sa bene, e ora potrà lavorare parecchio anche sotto l’aspetto motivazionale. Il Toro vuole dire la sua in questo campionato: le basi non mancano di certo.