Sinisa Mihajlovic presenta Torino-Sampdoria: “Noi siamo più forti di loro, dimostriamolo e stacchiamoli. Il portiere è un ruolo importante”

Consueta giornata di vigilia in casa Torino. Domani si giocherà Torino-Sampdoria e Sinisa Mihajlovic interverrà oggi in conferenza stampa per fare il punto della situazione sulla sua squadra, che affronterà i blucerchiati domani allo stadio “Grande Torino” alle 20.45. Ecco le parole in diretta della conferenza stampa di presentazione di Sinisa Mihajlovic. “Aria di derby? Ma quale derby! Noi dobbiamo pensare alla Sampdoria e basta, ci sono 7 giorni per pensare a quella partita. Non esiste una cosa del genere“. Conitnua poi il tecnico: “Con questo modulo nuovo, copriamo meglio il campo, siamo disposti meglio e giochiamo meglio. Ma come ho detto conta sempre più lo spirito e l’atteggiamento di come la squadra va in campo, di come lo dimostra. Contano molto le motivazioni, a volte sono tutto. Dobbiamo sempre trovarne di nuove: la cosa più difficile per un allenatore è entrare nella testa. Sulla tattica, in Italia, son tutti preparati. Bisogna trovare altro, appunto le motivazioni” dice Mihajlovic.

Noi abbiamo tanti obiettivi” continua il tecnico, “che vanno dalla continuità delle prestazioni, dai gol fatti e subiti, dai punti. Domani ne abbiamo una nuova: tornare a vincere dopo delle gare in cui il risultato ci è stato stretto, e staccare la Sampdoria. Io penso che il Toro se avesse avuto più fortuna o attenzione avrebbe avuto 9 punti in più: potevamo stare tranquillamente a lottare per la Uefa. Se non siamo lì, è soltanto colpa nostra“. Il tecnico cita anche Seneca: “La fortuna, diceva, non esiste. Serve il talento per cogliere la giusta occasione. Noi siamo molto più forti di chi ci sta sotto, dobbiamo ora creare il giusto distacco: per cosa abbiamo espresso, siamo molto più vicini a chi sta sopra di noi, non sotto. Domani però non sarà facile, hanno un ottimo allenatore, giocatori di classe ed esperienza. Li conosco molto bene, sono rimasto legato ai colori blucerchiati, e ho molto affetto per il popolo doriano: ma penso comunque che il Toro sia più forte e dobbiamo dimostrarlo battendoli“.

Su Ferrero: “Non l’ho sentito. È un presidente molto diverso da tutti gli altri. Ha energia, è solare, gli voglio molto bene. Si è comportato da signore, è cambiato molto: e forse è anche merito mio, perché ha cominciato con me e all’inizio abbiamo discusso molto. Sta diventando un grande presidente, capisce le cose al volo. Domani se lo vedo, lo saluto: insieme a Moratti è con lui che ho il rapporto migliore di tutti“, continua Mihajlovic. “Quanto voglio bene a Cairo? Bisogna vedere quanto lui ne vuole a me! La cosa deve essere molto reciproca, sempre. Io ho molto rispetto del mio attuale presidente, che è molto diverso da Ferrero, che ritengo molto alla mano e considero anche un mio amico, cosa rara. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti i presidenti, anche quelli con cui mi sono trovato meno bene: ma ho sempre rispettato i ruoli, ed è la cosa fondamentale“.

All’andata non abbiamo fatto una buona gara. È stato un risultato un po’ troppo severo per quel che abbiamo fatto, era una gara da vincere, ma la Sampdoria ha dimostrato comunque di essere molto temibile in casa. Davanti al suo pubblico fa sempre una bella figura. Domani però sarà un’altra gara: noi stiamo bene e le ultime cinque partite che rimangono ci devono permettere di chiudere al meglio la stagione. Domani dobbiamo far di tutto per vincere, per staccarli di 6 punti e metterci a giusta distanza“.

Penso che le due squadre abbiano fatto un buon campionato. La Samp penso abbia fatto il massimo, noi avremmo potuto fare meglio“. Sul 4 maggio: “Io devo fare il mio lavoro. So benissimo cosa rappresenta, ma adesso non voglio sentir parlare di altre cose, tranne che della gara contro la Sampdoria“.

Continua ancora Mihajlovic: “Un allenatore pensa a tutto. Ma volta per volta, penso sempre che la gara che sta arrivando è la più importante. Noi abbiamo tre diffidati, cioè Ljajic, Castan e Moretti. Sicuramente qualcuno di loro domani giocherà: e sicuramente per un difensore è più difficile non prendere ammonizioni che per un attaccante. Moretti e Castan non giocheranno, mentre Ljajic sì. Benassi? Prima di metterlo fuori, perché era una scelta tecnica. Ho trovato meglio Baselli e Acquah in questo momento: Afiyie ha avuto il merito di cogliere l’occasione al momento giusto. Daniele sta facendo bene, unendo qualità e grinta. Deve continuare così e può migliorare ancora. Abbiamo trovato questi due centrocampisti in questo momento che mi danno più garanzie degli altri. Ma Benassi non vuol dire che sia meno bravo; tra l’altro ha avuto pure dei problemi fisici, non era in condizione. Contro il Crotone lo avrei fatto giocare, ma in settimana aveva sentito un dolore al polpaccio che ancora non ha recuperato. Quando starà bene avrà la sua occasione“.

Io penso che queste 8 squadre davanti a noi abbiano dimostrato di essere più forti di noi. Hanno sfruttato meglio le loro occasioni, e hanno avuto più fortuna. Ma non c’è questa differenza di 8-9 punti tra loro e noi. Sicuramente. Se penso a quanto abbiamo prodotto e sprecato (nelle ultime tre gare abbiamo fatto quasi 20 tiri a partita e fatto solo 5 gol), capisco che se non siamo dove dovremmo essere è colpa nostra. Ma sono convinto che non ci sia tutta questa differenza tra noi e loro, e il nono posto a questo punto ci sta. Anche se non posso essere contento di questa situazione, perché abbiamo buttato tanti punti così. Ma è una cosa che dobbiamo migliorare, sperando che l’anno prossimo non ci troviamo a fare lo stesso sbaglio“.

Si parla anche di calciomercato, in riferimento ai portieri. “Io soprattutto spero adesso, visto che Hart è un portiere da grandi stadi e partite, e abbiamo un trittico di gare importante, che Joe sia decisivo con le sue parate. Padelli? Non prolunga il contratto: gli è stato proposto ma ha deciso di fare altre scelte, questo bisogna rispettarlo come sempre. Milinkovic-Savic sta lavorando con noi: è presto per giudicare, ha potenzialità ma deve migliorare moltissimo. È presto per dare giudizi, bisogna vedere se sarà pronto per fare il titolare o no. Hart, come ho detto, sarebbe bello riuscire a prendere ancora in prestito, ma non credo che il City lo darà in prestito e non penso che lui sia disposto ad andare via in prestito. Il Toro non è in grado di spendere quei soldi, non è nella politica del club. Vediamo nei prossimi giorni cosa succederà, ma è tutto legato alla situazione di Milinkovic: se è in grado o no. Se vediamo che non è pronto, allora a quel punto bisogna intervenire sul mercato e cercare qualcuno. Ma dobbiamo farlo il prima possibile, non possiamo aspettare tanto tempo, quello dell’estremo difensore è un ruolo fondamentale per una squadra. Ci sono portieri che possono essere interessanti per il Torino“.

Sullo stato della squadra: “A parte De Silvestri e Benassi stanno tutti quasi bene. Le scelte aumentano, quindi, anche se non sono al 100%. Ci manca un po’ di esperienza, di saper gestire qualche momento della partita. Abbiamo bisogno di qualcosa in più per poter lottare per l’Europa League, penso che potevamo già essere avanti già quest’anno per quel che abbiamo mostrato. Ma come ho detto, l’anno prossimo non possiamo ripartire da zero, ma migliorare i nostri difetti perché abbiamo una buona base, cercando di migliorare come personalità, qualità, esperienza e con altri giocatori, se riusciamo a trovarli“.