L’attaccante ha trascinato il Toro “bis” e ha ritrovato la rete: la sua esperienza è un valore aggiunto per la squadra granata
Non è facile sostituire degnamente un attaccante del calibro di Andrea Belotti. Maxi Lopez è stato chiamato da Mihajlovic a trascinare il Toro “bis” dei meno impiegati in campionato. Maxi è stato protagonista in positivo, ha lottato, ha aiutato la squadra a creare occasioni da gol e ha firmato anche la rete del 2-0 che ha virtualmente chiuso il match. Non la sua miglior partita da quando veste la maglia granata, ma si è confermato una buona alternativa, una buona guida per i più giovani.
Nel primo tempo Maxi Lopez è stato l’unico a creare qualcosa davanti: prima servendo Lukic in profondità con un bel tocco sotto, dopo con un colpo di tacco a favorire l’inserimento di Acquah. Due occasioni potenziali nate dalla qualità dell’attaccante argentino. Maxi ha retto fisicamente, nonostante i pochi minuti raccolti in campionato, ed è stato positivo anche nei tempi supplementari. Con l’ingresso di Ljajic e Belotti il Toro è cresciuto esponenzialmente e anche Maxi Lopez ne ha giovato riuscendo a essere più pericoloso sotto porta. Al 111’ il gol del 2-0 è stato una liberazione, per il Toro e per Maxi. Una rete che mancava all’argentino dal 10 aprile, contro l’Atalanta.
In questo Toro Maxi Lopez rimane solo un’alternativa, ma la sua esperienza è importante per aiutare i più giovani a crescere, e per dare fiato a Belotti, in caso di necessità. Mihajlovic è apparso molto amareggiato a fine partita per la prestazioni di alcuni dei suoi: si aspettava di più da chi ha avuto poche occasioni per giocare dal primo minuto. Maxi, al contrario di qualche suo compagno, ha avuto un atteggiamento positivo e ha cercato di fare il massimo per la squadra, risultando anche decisivo nel finale. Il Toro può contare su di lui.