Dopo due mesi il giocatore ha la possibilità di rientrare nell’elenco dei convocati: un’arma in più per Mazzarri e per gli esperimenti in difesa

Quasi dimentichiamo che Mazzarri non ha solo l’esperienza di Moretti a disposizione per i suoi esperimenti in difesa, ma anche quel Lyanco esploso sotto la gestione Mihajlovic e molto sfortunato nel corso della stagione. Il secondo infortunio, quello che lo tiene fermo ormai dalla sfida contro la Spal dello scorso 23 dicembre, ha pregiudicato la sua presenza nelle ultime sfide della gestione tecnica precedente e nel nuovo corso di Mazzarri. Il brasiliano, però, è finalmente tornato in gruppo e potrà tornare tra i convocati a due mesi dall’ultima partita, potendo così essere a disposizione per la gara di Verona. Una sorta di nuovo acquisto per l’allenatore del Toro, che nel suo mese e mezzo sotto la Mole non ha mai schierato Bonifazi, pur avendolo trattenuto nonostante le lusinghe della Spal, ha scelto di contare su Burdisso e N’Koulou trovando in Moretti il giocatore pronto ad entrare all’occorrenza.

Lyanco ha però lo spessore per competere non solo con il numero ventiquattro granata, ma anche con i due titolari. Un difensore tutto da scoprire per Walter Mazzarri che nelle sei partite che ha preparato non ha mai potuto averlo a disposizione. Un patrimonio per il Toro, che ha portato il giocatore alla corte di Mihajlovic già nella passata stagione, nonostante la burocrazia non permettesse alla squadra granata di schierarlo fino all’attuale stagione. Un Lyanco in più per Mazzarri, che dopo il periodo di rodaggio nel quale si è affidato ai giocatori disponibili (con la grande eccezione di Ljajic) potrà contare anche sul difensore brasiliano.