Falque è il migliore tra gli esterni granata, Boyé si sblocca, guadagna la sufficienza ma serve di più per diventare indispensabile

Falque: tra gli esterni granata è sicuramente il migliore. Dopo sei mesi ad altissimi livelli, all’inizio del girone di ritorno arriva un periodo di calo che lo porta a risultare talvolta in ombra e non più all’altezza di incidere realmente sul rendimento granata. Poi la ripresa coincisa con il cambio modulo e Falque torna ad essere una delle pedine principali dell’attacco di Mihajlovic. Chiude la stagione in bellezza con un gol contro il Sassuolo e si piazza alle spalle di Belotti come numero di reti siglate in stagione (12). Voto: 7

Ljajic: il talento non gli manca di certo e l’avvio di stagione lo consacra come uno dei migliori acquisti del mercato del Toro. Poi qualcosa nell’ingranaggio che sembrava perfetto si inceppa e per Ljajic inizia un periodo di alti e bassi che rischia di metterlo in discussione. Nella seconda parte di stagione arriva il cambio modulo da parte di Mihajlovic e per il numero 10 è la svolta: parte da trequartista, tornano i gol, tornano i lampi di una classe mai messa in dubbio e soprattutto torna il vero Ljajic, quello che al Toro può davvero fare la differenza. Una seconda parte di stagione da 8 in pagella che bilancia un primo periodo in cui non raggiunge la sufficienza. Il risultato è una promozione a pieni voti ma con un po’ più di continuità si sarebbe meritato molto di più. Voto: 6.5

Boyé: meglio tardi che mai. Si sblocca all’ultima casalinga, con la sua prima rete in maglia granata in campionato, confermando che i mezzi li ha di certo e che con un pizzico di precisione e fortuna in più avrebbe potuto raggiungere il traguardo ben prima. Sembra il classico studente bravo, in grado di fare molto di più se solo si applicasse. Invece, dall’inizio di stagione, colleziona prestazioni buone, spesso ottime, si guadagna i complimenti di tecnico e tifosi ma non riesce mai a fare il definitivo salto di qualità. Si guadagna la sufficienza, ma da lui ci si aspetta di più. Voto: 6

Iturbe: bocciato e senza possibilità di appello. Arrivato nel mercato di gennaio come possibile rinforzo, non riesce a sfruttare quella che poteva essere per lui la stagione del riscatto e del rilancio dopo le difficoltà con la maglia giallorossa. Aveva sicuramente bisogno di tempo, dopo mesi passanti in panchina, ma il lavoro e la determinazione non sono bastati: mandato in campo spesso da Mihajlovic non ha mai saputo fare la differenza, risultando troppo spesso lento e poco incisivo. Qualche buona giocata, qualche palla pregevole per i compagni ma nulla più: troppo poco per un attaccante del suo livello. Voto: 5