Una doppietta per fugare ogni dubbio: appena tornato, Ljajic si è dimostrato determinante e devastante. “Ma la vera forza è nel gruppo”
Alzi la mano chi si aspettava un Adem Ljajic così. O meglio, alzi la mano chi si aspettava, dopo un noioso infortunio che lo ha tenuto fuori per oltre un mese, da subito un Adem Ljajic così. Gli è bastata meno di mezz’ora, per dimostrare a tutti che di questo Toro il nuovo numero 10 granata, inseguito per mezza estate (fu bravo, dopo un lungo tiraemolla, Cairo a strappare le condizioni migliori alla Roma), può davvero essere un leader.
Indiscusso, indiscutibile. “Credo che oggi si sia capito quanto possa essere utile per noi un giocatore come Adem” ha dichiarato Mihajlovic nel post partita. Che non disdegna l’uso del bastone, quando serve, nei confronti del talento serbo; ma che sa anche quando è il caso di usare la carota: “Con lui in campo, forse saremmo secondi” ha proseguito il tecnico granata. Come dargli torto?
Le due reti che, di fatto, hanno risolto il match (la reazione del Palermo di fronte a quelle perle è stata pressoché nulla), sembrano solo una piccola parte di quello che davvero può fare. I numeri tecnici, d’altro canto, non sono mai stati messi in discussione. A differenza della continuità, alla quale aggiungere forse quel pizzico di umiltà in più che gli avrebbe permesso di non fare panchina, per tante gare, sia nella Roma, sia nell’Inter. Ma quello è un capitolo vecchio, e lo stesso Ljajic prova a metterselo alle spalle.
Come? Parlando della squadra, dei compagni, il meno possibile di sé: “Siamo un gruppo composto da uomini, prima che da giocatori; è questo il nostro segreto” confessa sia prima, sia dopo la sfida contro il Palermo. “I titolari non esistono, ci sentiamo tutti molto uniti“: è un concetto cardine, che detto da uno che fa delle giocate personali la sua arma in più, può davvero diventare indicativo sulla trasformazione che all’ombra della Mole l’ex Fiorentina sta vivendo.
10 e lode, Ljajic. Continua così: magari gli obiettivi che tanto inseguivi altrove, potrai raggiungerli in granata. Sognare non costa nulla. Segnare, a quanto pare, nemmeno. O meglio, vale il prezzo del biglietto.
Ma quale Adem?!? State tutti impazzendo?!? Questa roba qui ci fa male: è quasi come servire un pranzo di matrimonio ad un denutrito. Si rischia la vita. Io rimpiango Pellicori ed Arma! E quando penso a Gabbioneta ho ancora l’istinto di attaccare l’ambasciata brasiliana con mazze ed elmi per farmi… Leggi il resto »
😀
Lliajc telecomanda i palloni e in poche partite giocate ha fatto gol strepitosi (amichevole col Benfica e ieri con il Palermo), tipo di giocatore che mancava da tempo al Toro e che sta facendo sembrare il Cerci di tre anni fa un giocatore normale
Mamma quanto è forte… Grazie C&P per averlo portato al toro, e grazie a Sinisa che l’ha convinto!