Come ormai da tradizione, le formazioni delle giovanili del Toro questo pomeriggio si sono ritrovate a Superga per rendere omaggio al Grande Torino
Quella dell’omaggio delle formazioni delle giovanili granata al Grande Torino è ormai una consuetudine che si ripete di anno in anno. È così che questo pomeriggio centinaia di bambini, bambine, ragazzi e ragazze che giocano nelle varie formazioni del vivaio si sono ritrovate insieme a Superga dove, alle 18.30, don Riccardo Robella ha ufficiato la cerimonia religiosa. “La parola di quest’anno è ‘innamorarsi’, fermatavi davanti alla lapide, leggete quei nomi e magari vi capiterà di innamorarvi del Toro” è stato questo l’invito fatto durante l’omelia da parte del parroco. Don Riccardo Robella ha voluto poi ricordare Don Aldo Rabino: “C’è una persona che amava il Toro e che adesso non c’è più, Don Aldo. Lui era davvero innamorato di Gesù e del Toro”.
Il Settore giovanile a Superga: Buongiorno ha letto i nomi dei caduti
Al termine della funzione religiosa Alessandro Buongiorno, in rappresentanza della Primavera (assente giustificata perché già a Firenze dove domani sarà impegnata nel ritorno dei playoff) ha letto i trentuno nomi dei caduti nel tragico incidente aereo del 4 maggio 1949. Il vice capitano del Torino Primavera, la cui stagione è già terminata a causa dell’infortunio alla spalla patito nel giorno del suo esordio in serie A, ha anche portato davanti alla lapide la Coppa Italia che la formazione di Federico Coppitelli ha vinto nella doppia finale con il Milan.
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Giusto far respirare anche a loro il Clima Superga. Se a qualcuno di loro sono venuti i brividi, potremmo aver trovato un Futuro Vero Torello