Lukic avrà più responsabilità, Kone può sperare nell’esordio dall’inizio: in Spezia-Torino, senza Pobega e Mandragora, Juric deve cambiare la mediana
Ben Kone è entrato nel mondo del Torino solo quattro anni fa. Era il 2017, fino ad allora – dopo l’arrivo in Italia dalla Costa D’Avorio – aveva giocato nella Vigor Perconti, nel quartiere Collatino, tra il parco della Cervelletta e Casal Bruciato: Roma est. In Primavera, Coppitelli lo ha sgrezzato, trasformandolo in un centrocampista offensivo capace poi, in due anni di prestito a Cosenza, di farsi valere in Serie B. Quattro anni dopo aver visto la Mole per la prima volta, ora Kone sogna l’esordio da titolare in Serie A. Ce la può fare, perché a La Spezia (sabato 6 novembre ore 15) a Juric serve dare dinamismo a un centrocampo falcidiato dalle assenze di Pobega e Mandragora.
Kone e la sfida con Rincon e Baselli
Nelle prove del Filadelfia, l’ivoriano si sta giocando le proprie carte. Deve convincere il suo allenatore a sceglierlo per affiancare Lukic, mandando così in panchina due veterani come Rincon e Baselli. Il duello, in questi ultimi giorni, è stato con il venezuelano, in particolare: sono due calciatori con caratteristiche ben diverse, più mediano uno, più mezzala il secondo. E alla fine sarà un fattore anche questo, nel far pendere la bilancia dall’una o dall’altra parte.
Juric: “Vorrei dargli altre possibilità”
Juric, fin qui, non si è fatto scrupoli a tener fuori sia Rincon che Baselli. L’88 è finito in tribuna a Napoli, quando proprio Kone entrò per sostituire l’infortunato Mandragora. L’8 stava per finirci contro la Samp, salvo poi essere richiamato in tutta fretta per lo stop di Brekalo nel riscaldamento. Non è un mistero: il tecnico li ha messi ai margini del progetto. Ed è pronto a tenerli fuori anche al “Picco”, se Ben gli avrà dato in settimana tutte le garanzie del caso. “Vorrei dargli altre possibilità”, diceva Juric dopo la partita contro il Napoli, nella quale gettò Kone nella mischia. Ecco, chissà che la chance non sia già dietro l’angolo.