I due allenatori si ritroveranno insieme al Grande Torino: il 24 maggio del 2009 la rissa dopo Torino-Genoa

Passato dai tratti simili e comuni per Ivan Juric e Thiago Motta, sia per quando riguarda la carriera da giocatori che in panchina. Il percorso di calciatori di Ivan Juric e Thiago Motta si lega ai colori rossoblù del Genoa. Entrambi sono giunti in Italia proprio sposando la maglia del Grifone. Thiago Motta, dopo aver vinto tutto da riserva a Barcellona ed aver indossato la “camiseta” dell’Atletico Madrid per sole sei gare, approda in Liguria nell’estate del 2008. In quello spogliatoio trova Ivan Juric, fiero scudiero di Gasperini con cui ha condiviso l’esperienza a Crotone (2001-2006) e, soprattutto, l’annata 2006-2007, quella della promozione in Serie A del Genoa. Che stagione per i rossoblù la 2008-2009! L’unica vissuta a stretto contatto dai due protagonisti: quell’anno il Grifone ha sfiorato una clamorosa qualificazione ai preliminari di Champions League.

In campo il quel 24 maggio 2009 sfociato in rissa

La cavalcata dei genoani si è ovviamente incrociata con quella tremenda del Torino verso la retrocessione tra i cadetti All’andata al Ferraris un netto 3-0 in favore dei rossoblù, il ritorno non può che suscitare ricordi ancora più amari per i tifosi granata. Forse una delle fotografie più cupe dell’ultimo stralcio di storia del club. Quel 24 maggio 2009 il Toro perde 2-3 e di fatto retrocede in Serie B (l’aritmetica arrivò una settimana dopo), con l’aggravante della rissa finale che fece da sfondo non solo al nervosismo di una nefasta stagione, ma soprattutto inficiò sullo storico gemellaggio che esisteva tra le due tifoserie.

Esordio in A nel Genoa

Juric e Motta giocarono quella partita uno al fianco dell’altro per gli interi novanta minuti. La vittoria per 2-3 non consentì loro lo stesso di disputare le fasi preliminari della “coppa dalle grandi orecchie”. Discorso che regge per l’italo-brasiliano, che la Champions l’anno seguente la giocò eccome e la vinse nella notte di Madrid, quella da re di Diego Milito, che con luì firmò con l’Inter l’estate precedente. Dopo Milano fu la volta di Parigi, prima di appendere gli scarpini al chiodo nel 2018. Il ritiro dal calcio giocato di Juric avvenne invece proprio mentre Thiago Motta festeggiava la vittoria nella competizione continentale. Da quel momento tanta gavetta in panchina, fino alla grande occasione del 2016, quando viene chiamato alla guida del suo Genoa. E’ la prima stagione in Serie A e non sarà delle più semplici. Nel girone di ritorno viene esonerato per fare posto ad Andrea Mandorlini per poi venire richiamato a condurre i suoi alla salvezza. Nell’annata seguente un altro esonero, questa volta in favore di Davide Ballardini, a cui ruberà il posto nell’ottobre 2018 prima di essere nuovamente allontanato in favore di Cesare Prandelli.

Nel primo testa a testa ha vinto l’italo-brasiliano

Nell’estate 2019 il Genoa sceglie Aurelio Andreazzoli, ma la verve di mangia allenatori di Enrico Preziosi non si placa ed ecco il ben servito. La scelta sul nuovo tecnico è un’anomalia per il grande calcio, a maggior ragione per le squadre che devono lottare per la salvezza. Thiago Motta accetta l’incarico, senza nessuna panchina di rodaggio tra i professionisti. L’inesperienza si farà sentire e gli costerà la panchina. La vittoria all’esordio per 3-1 con il Brescia resterà l’unica in dieci gare e dopo il 4-0 incassato contro l’Inter viene allontanato dalla squadra. Juric sceglierà Verona per rilanciarsi e mai scelta sarà così tanto azzeccata. Con gli scaligeri riuscirà a sbancare la Spezia col risultato di 0-1, ma sulla panchina dei liguri ci sarà Vincenzo Italiano. L’unico precedente tra i due ex compagni di squadra avverrà infatti soltanto lo scorso 6 novembre, con il successo spezzino frutto del gol di Jacopo Sala.

Thiago Motta
Thiago Motta
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ultimo aggiornamento: 21-04-2022