Il croato nel suo triennio ne ha fatti giocare quattro, tra campionato e Coppa Italia. Per Pioli sono stati una risorsa nel suo ciclo
Le esperienza di Ivan Juric e Stefano Pioli, prossimi avversari sabato alle ore 20.45, sulle rispettive panchine di Torino e Milan stanno volgendo al termine. Per Pioli nulla da chiedere in queste due ultime partite. La stagione del Milan è già finita, con un secondo posto in campionato e molti rimpianti specie in campo europeo. Per Juric restano ancora due partite vere, da giocare, da vincere se si vuole davvero credere nel miracolo Europa. E’ difficile, se non impossibile, ma i granata sono lì a fare la corsa a Fiorentina e Napoli e questo grazie anche all’apporto dei due giovani subentranti ed esordienti, Alessandro Dellavalle e Zanos Savva. Sono stati loro a trovare la chiave di volta di una partita messasi in salita al Bentegodi. I due fanno parte dei tre giocatori fatti esordire da Ivan Juric nel calcio dei grandi. Un numero sicuramente risibile rispetto al lavoro fatto dal collega sulla panchina rossonera.
Pioli, i giovani al centro
Pioli fin dal suo insediamento ha avuto il coraggio di optare su diversi giocatori che fino a quel momento avevano conosciuto soltanto il contesto delle giovanili. Il primo della lista è Matteo Gabbia, in Coppa Italia in un Milan-Spal finito 3-0 del 15 gennaio 2020. Il 2 febbraio 2020, data di Milan-Verona, ha fatto il suo esordio in Serie A invece l’ultimo esponente della tradizione Maldini al Milan, ovvero Daniel. Chiudono la stagione 2019-2020, Lorenzo Colombo il 12 giugno 2020 in un Juventus-Milan 0-0 di Coppa Italia e Matteo Brescianini il 1° agosto 2020 in un Milan-Cagliari 3-0. L’annata seguente tocca a Giacomo Olzer, tra l’altro contro il Torino. Era il 12 gennaio 2021 e i granata venivano eliminati dalla Coppa Italia ai calci di rigore dai rossoneri (5-4 il risultato finale). Si passa dunque alla terza stagione di Pioli, al 9 gennaio 2022, giorno di Venezia-Milan 0-3 quando fa il suo esordio Luca Stanga.
Per Pioli i giovani sono delle alternative
Infine si arriva alla 2023-2024, dove Pioli, anche per necessità dettate dall’infermeria, si sbizzarrisce. Il 23 settembre 2023 calca il terreno di San Siro, Davide Bartesaghi in Milan-Verona 1-0, ma è la sostituzione di Luka Jovic per Francesco Camarda dello scorso 25 novembre a fare davvero la storia con il giovanissimo attaccante pronto a fare il suo debutto contro la Fiorentina a 15 anni, 8 mesi e 15 giorni. A dicembre tocca poi a Jan-Carlo Simic in Milan-Monza e Kevin Zeroli in Milan-Sassuolo. Ultimo, per il momento, Alex Jimenez il 2 gennaio in un Milan-Cagliari di Coppa Italia chiuso 4-1, che ha visto Stefano Pioli manifestare grande entusiasmo per le new entry rossonere: “Sono contento delle prestazioni dei giovani. I loro atteggiamenti fanno ben sperare, significa che il settore giovanile del Milan ha fatto un grande lavoro. Se possono essere schierati anche in altre gare? Sì, ormai non sono solo delle opzioni, ma delle alternative quando ci sarà bisogno”.
Juric, prima di Verona solo Rauti e Gineitis
A scrivere dei Primavera lanciati in prima squadra da Ivan Juric da quando siede sulla panchina del Torino, ci si impiega sicuramente molto meno tempo. Si contano infatti sulle dita di una mano. Ivan Juric, al suo approdo in granata del 2021, si ritrova all’esordio ufficiale con la squadra incompleta e deve fare di necessità virtù. Il 15 agosto 2021 in un Torino-Cremonese di Coppa Italia chiuso con una lotteria di penalty favorevole ai granata viene schierato Nicola Rauti, lasciando un vuoto poi per l’intera prima stagione da allenatore del Torino. Bisogna aspettare il 10 febbraio 2023, tra l’altro un Milan-Torino, per vederne un altro. Quel giorno fa il suo battesimo in granata Gvidas Gineitis, in campo nel match deciso nella ripresa da Giroud.
Gli ultimi, Dellavalle e Savva
Da quel momento Juric non ha più trovato modo di inserire alcun giovane della Primavera. Prima l’obiettivo concreto di Europa lo giustificava a non prendere in considerazione ragazzi in rampa di lancio, ma con una qualificazione in Conference League divenuta più complicata in molti hanno puntato il dito sulla gestione di Juric non particolarmente favorevole a sviluppare talenti grezzi. “Un giovane lo puoi anche far esordire, ma non so se ha senso. Se si punta su uno, come Gineitis, allora ci si punta sul serio. Tanti ragazzi sono sempre con noi, può anche capitare che esordiscano. Però io vorrei che la percepissero non come un regalino, ma come un traguardo meritato, perché quel giocatore può essere effettivamente parte della prima squadra”, aveva detto prima di Inter-Torino.
A Verona la mossa di inserire Savva e Dellavalle porta a quattro il numero degli esordienti. Al contrario di Pioli, però, le intenzioni di Juric non sembrano quelle di voler dare continuità all’esperimento: “Li abbiamo messi perché garantivano voglia ed entusiasmo, mentre chi era in campo non mi stava piacendo. Non penso che siano meglio di chi ha fatto cinquanta punti per tre anni, ma mi sono piaciuti tantissimo sia Savva che Dellavalle. Non credo che ora siano giocatori di Serie A, voglio che continuino a crescer tranquilli, ma ci hanno dato entusiasmo, è stata una bella spinta”. Mai dire mai però su cosa può accadere tra Milan e Atalanta. Dietro c’è chi già scalpita per fare l’esordio tra i professionisti, come Aaron Ciammaglichella. Vedremo se sarà Juric a premiare la mezzala granata o toccherà al suo successore.