L’ex Genoa ha lanciato un importante segnale. Ieri vicino al gol nel secondo tempo, dopo essere subentrato a Djidji
Completamente sparito dai radar, ieri a pochi passi da a un gol pesantissimo. Stiamo parlando di Armando Izzo, ormai da un biennio oggetto del mistero in casa granata dopo una prima stagione agli ordini di Mazzarri da vero top player. Quest’anno giusto qualche assaggio di campo. Nelle prime due di campionato ha disputato sedici minuti con l’Atalanta, mentre nella successiva gara di Firenze è addirittura partito titolare, per poi uscire prima del previsto a causa di un infortunio al polpaccio che l’ha tenuto fuori un paio di partite. Da lì in pratica solo panchina con otto minuti concessi da Juric a La Spezia e qualche secondo nella gara interna con l’Empoli, dopo essere subentrato al 91′ a Ola Aina. In più a gennaio la sua partenza sembrava assicurata, ma il pressing di Udinese e Salernitana non andò a buon fine.
Solo un miracolo di Handanovic gli ha negato il gol
Izzo ha trovato la titolarità nella gara di Genova con la Samp, che ha condannato i granata all’eliminazione dalla Coppa Italia. L’ultimo minutaggio consistente fino alla gara di ieri. L’Inter per lui ha sempre significato molto nella sua carriera. E’ la squadra a cui ha segnato di più e, soprattutto quella con cui ha trovato il primo gol in Serie A nella stagione 2014-15, quando indossava la maglia del Genoa. Anche in granata aveva colpito i nerazzurri, siglando il gol decisivo della vittoria per 1-0 nell’annata 2018-19. Ieri è andato vicinissimo a dare un altro dispiacere al Biscione. Dopo essere subentrato al 51′ a Djidji, il difensore napoletano si è reso pericolosissimo da palla inattiva. Calcio d’angolo battuto a destra da Mandragora. Palla che giunge sulla testa di Izzo che si deve abbassare per indirizzare verso lo specchio. A dirgli di no è uno straordinario intervento di Handanovic. Gol sfiorato che potrebbe far ricredere Juric in merito al suo impiego.