Dal Genoa alle frasi al veleno. L’esperienza condivisa al Torino ha creato tensione , fino al battibecco dello scorso anno
Un’esperienza in comune, quella vissuta a Genova, prima di rincontrarsi più esperti nei rispettivi ruoli a Torino. Se sotto la Lanterna il rapporto tra Armando Izzo e Ivan Juric aveva espresso comunque una certa continuità nel rendimento del difensore del Monza, nei mesi di convivenza al Toro è precipitato, fino a sfaldarsi completamente con la cessione proprio ai brianzoli, prossimi avversari granata. Ripercorriamo assieme le diverse fasi del rapporto, dal Genoa fino al battibecco in campo dell’ultima gara giocata al Grande Torino da Izzo.
Izzo e Juric al Genoa
Ivan Juric allena Armando Izzo in tutte e tre le parentesi da guida in panchina del Grifone. Un periodo che ha coinvolto emotivamente Izzo anche extra-campo, fino ad estrometterlo del tutto per lo scandalo scommesse, risalente ai trascorsi di Izzo in maglia Avellino. “Per quello che ho letto a me sembra, con tutta sincerità, completamente innocente”, dice Juric una volta ufficializzato il deferimento. Nell’ottobre 2017, a squalifica scontata, Izzo oltre ad aver espresso la sua contentezza per la fine dell’incubo durato sei mesi, esprime la sua anche su Juric. Parole di elogio per il croato: “Juric è un grande professionista, un intenditore di calcio e noi siamo tutti con lui perché sappiamo cosa ci trasmette. Se faremo quello che chiede ci toglieremo grandi soddisfazioni”. Un mese dopo Juric sarebbe stato esonerato per la seconda volta da Enrico Preziosi, prima di ritornare a ottobre 2018 e del definitivo addio al rossoblù del dicembre seguente, quando già Izzo aveva sposato il progetto Toro, con Mazzarri in panchina.
Izzo, che stagione la prima in granata
Una stagione da incorniciare per Izzo in tandem con il tecnico toscano a cui si è sempre dichiarato riconoscente per l’affetto mostratogli ai tempi delle giovanili, al Napoli. Si chiude con 37 presenze e 4 gol la sua prima annata in granata, la 2018-2019. Record personale per un giocatore che fino a quel momento non era mai andato oltre il gol annuale. Rendimento superlativo che lo ha condotto verso la convocazione in azzurro in una stagione per cui si è distinto per dinamismo, letture nei duelli individuali e soprattutto personalità. La sua over performance del 2019 è confermata dalle successive stagioni, ben lontane in termini di numeri come di atteggiamento. Da Giampaolo a Juric, che approda a Torino nell’estate del 2021.
Al Toro, con Juric, poco spazio
“Voglio dimostrare al mister che sono l’Izzo di sempre, quello che ha conosciuto nei due anni in cui siamo stati insieme al Genoa”, afferma il difensore una volta ufficializzato l’arrivo di Juric in granata. La conoscenza del nuovo tecnico può essere un monito per ritrovare nuovo smalto per Izzo che, al contrario, si perde sempre più tra le gerarchie del tecnico, fino a scomparirne.
A ottobre 2021, Juric giustifica così l’ennesima panchina dell’ex Genoa: “Penso che stia lavorando bene, le mie preferenze in questo momento sono altre. E’ sempre un fatto tattico e di scelta tecnica, chi vedo meglio gioca, non è mai una cosa definitiva”. Un’apertura da parte del croato che non trova risposte concrete nei numeri. Soltanto sette minuti fino alla 29^ giornata con l’Inter, dopo aver rifiutato alcune offerte provenienti dal mercato di riparazione. “L’inizio della stagione non è stato bello. Così mi sono messo sotto impegnandomi al massimo, volevo dimostrare all’allenatore che si stava sbagliando” – asserisce alla seconda titolare con la Salernitana, aggiungendo: “Juric resta un grande allenatore e un’ottima persona anche se non mi ha fatto giocare per tanto tempo, sono contento di lui”. D’estate viene di nuovo messo sul mercato e rimane fuori dai convocati alla prima stagionale in Coppa Italia.
Izzo sull’addio: “Mi è crollato il mondo addosso”
Il primo settembre si apre così un nuovo capitolo della saga tra Juric e Izzo. Il difensore viene ufficializzato nuovo giocatore del Monza e a marzo si toglie lo sfizio della prima rete in maglia dei brianzoli contro l’Empoli. Qualche giorno dopo arriva il primo attacco di Izzo verso il croato: “Con Juric avevo giocato pochissimo e mi è stato detto di andare via: mi è crollato il mondo addosso”. Non finisce qui perché il 29 marzo 2023 torna a nominarlo: “Mi è dispiaciuto andare via dal Toro così. Ho sempre dato tutto per la maglia, non mi aspettavo questo comportamento da parte di Juric. Lo accetto e basta, io faccio solo il professionista”.
Izzo vs Juric: la lite in campo
Dalle parole a distanza si arriva al confronto acceso durante la gara che segna il ritorno di Izzo al Grande Torino. Nel secondo tempo della gara tra Torino e Monza del 7 maggio 2023, un duro intervento di Izzo su Vlasic scatena le proteste di Juric verso l’arbitro Zufferli, per far sì che prendesse un provvedimento. Izzo allora si gira verso Juric, per puntargli il dito. Ci vuole l’intervento del team manager Pellegri per dividerli. Tre giorni prima, la condanna a cinque anni di carcere per concorso in associazione camorristica.
Nella stagione corrente Izzo ha finora racimolato 14 presenze, di cui 11 dal primo minuto. Ha saltato tutto il periodo che va dai primi di ottobre ai primi di dicembre per un’operazione al piede. Da gennaio sta giocando con continuità, scendendo in campo in 6 delle ultime 7 uscite del Monza. Segnale di una crucialità ritrovata e che al Torino, con Juric in panchina, non poteva esser garantita.
Due gentiluomini.